Inter, una notte da terza in classifica: squadra cinica e serpentesca. E c’è un dato che fa sorridere Spalletti
Icardi e D'Ambrosio firmano il primo successo interno in questa Serie AUna notte da terza in classifica. Lì dove questa estate, in sede di calciomercato, si sognava di essere. Le partite di questa sera potrebbero cambiare di tanto la posizione dell’Inter, ma per ora ci si gode un piazzamento più che meritato. La Fiorentina ieri per lunghi tratti si è mostrata una squadra ostica, poi però i nerazzurri hanno calato la maschera ed hanno mostrato i muscoli.
La scossa nerazzurra è arrivata dopo il palo di Mirallas, poi l’aggressività ha costretto i viola a rintanarsi nella propria metà campo per diverso tempo. Le offensive di Chiesa hanno rischiato di far male, ma Handanovic si è fatto trovare sempre pronto, soprattutto su Simeone. Il rigore ha portato al vantaggio di Icardi ma anche ad uno stato di relax generale che non ha giovato al risultato. Ecco perché nella ripresa i gigliati hanno preso il sopravvento e hanno pareggiato con Chiesa. Qui l’errore della Fiorentina: proprio come il Tottenham non ha chiuso la partita e l’istinto serpentesco dell’Inter si è fatto vedere. “Devi tagliare la testa al serpente nerazzurro, per impedirgli di produrre e sprizzare ancora veleno”, spiega La Gazzetta dello Sport. Le disattenzioni giovanili della Viola portano D’Ambrosio al 2-1 e la gara si spegne così.
Ma c’è un dato che fa sorridere Spalletti: il gol del 33 campano è la quarta rete negli ultimi 15 minuti in queste prime sei giornate. Sintomo di un feroce attaccamento alla gara ed al risultato.
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