Dopo 7 mesi Steven Zhang è tornato a Milano per toccare “con mano” l’ambiente della sua Inter. Il presidente nerazzurro è atterrato ieri intorno a mezzogiorno e, provenendo da diversi gironi negli USA non dovrà fare alcun giorno di quarantena. Non si sa ancora con esattezza quando rimarrà in Italia, probabilmente non molto, ma gli impegni sono molti per il giovane patron.
Già oggi. come riportato da La Gazzetta dello Sport, ci sarà il tempo per fare un rapido blitz ad Appiano Gentile per salutare la squadra che, seppur sulla carta indebolita in estate, sta lottando di nuovo per lo Scudetto. Poi domani sera sarà presente allo stadio per Inter-Lazio, rivincita dell’unica sconfitta patita fin qui in campionato, e naturalmente per la finale di Supercoppa Italiana di mercoledì contro la Juventus, che potrebbe portare in bacheca il secondo trofeo dell’era Zhang.
Ma non solo “impegni ufficiali”. La presenza del presidente servirà anche per capire i reali margini di manovra dell’Inter sul mercato, soprattutto nell’immediato. Digne e Bensebaini rimangono piste calde per gennaio, ma servirà un piccolo incentivo per poter accelerare per uno dei due. Ma l’occhio è puntato anche a giugno, con Marotta che ha apparecchiato la tavola ma aspetta l’ok definitivo di Zhang: i vari Ginter, Luiz Felipe, Frattesi e Bremer necessitano della sua approvazione. Così come il possibile colpo ad effetto in attacco: Julian Alvarez, stellina del River Plate e possibile nuovo crack low cost del calcio mondiale. Infine prima di ripartire ci sarà il tempo per ufficializzare i rinnovi della dirigenza e di Brozovic. Insomma, non una visita di piacere per gustarsi la Supercoppa: Steven Zhang è qui per agire e migliorare l’Inter.
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