INTERISTI ON THE ROAD – Gabigol, Icardi e Nainggolan grandi protagonisti. Perisic e Dalbert nel limbo, male Pinamonti
Il resoconto di questo quadrimestre dei nerazzurri in prestito: da chi ha convinto di più a chi soffre anche lontano da "casa"Icardi, Gabigol, Nainggolan, Perisic e tanti altri: la dirigenza dell’Inter nella sessione estiva di mercato ha concluso importanti operazioni in uscita mandando in prestito diversi giocatori considerati fuori dal nuovo progetto tecnico nerazzurro di Antonio Conte. Come di consueto Passioneinter.com con la rubrica Interisti on the road vi terrà aggiornati sulle prestazioni dei giocatori di proprietà nerazzurra con le loro rispettive squadre. Questo è il resoconto dei primi mesi giocati dai nerazzurri in prestito in giro per il mondo:
ICARDI – Chi aveva dubbi sulle sue qualità – e si badi bene a scindere le qualità calcistiche da altre componenti della vita di un calciatore – deve ricredersi. Maurito all’ombra della Tour Eiffel fa semplicemente quel che sa fare dannatamente bene: gol. E ne fa anche di pesantissimi soprattutto in Champions League. Il Paris Saint-Germain dei superfenomeni Neymar e Mbappé ha accolto benissimo il rosarino, creando il giusto feeling per provare a fare qualcosa di storico. L’obiettivo è – senza doversi nascondere – alzare al cielo la Coppa dalle Grandi Orecchie. Un obiettivo ambizioso, proprio come Icardi. Inoltre la dirigenza parigina pare non curarsi troppo della possibile partenza di Cavani (sempre più vicino all’Atletico Madrid), anche per via delle prestazioni rassicuranti dell’argentino sia in campo nazionale che in campo europeo, e sintomo che la prima scelta per la prossima estate sarà sicuramente il riscatto di Icardi stesso. Il totale parla di 14 gol in 18 presenze, conditi anche da 3 assist.
PERISIC – Senza mai convincere del tutto l’esterno croato sembra avere tutte le carte in regola per potersi giocare la riconferma nel club più importante di Germania. Nei mesi passati la dirigenza aveva espresso la propria serenità – dettata dalle prestazioni in campo del calciatore – ma il cambio di panchina con l’esonero di Kovac (connazionale di Perisic) potrebbe cambiare i piani futuri. Ovviamente, almeno per ora, la figura di Flick sembra un semplice traghettatore. Intanto il tabellino parla di quattro gol e sei assist vincenti per i propri compagni, a testimonianza della buona figura che Perisic sta facendo in un campionato a lui molto familiare. Il totale parla di 4 gol e 6 assist in 19 presenze.
GABIGOL – E’ il vero ed assoluto protagonista della rubrica, inutile girarci attorno. Il brasiliano nato nel 1996 è il calciatore che ha raggiunto il punto più alto di tutta la compagine nerazzurra in prestito: con il Flamengo ha vinto praticamente ogni titolo possibile, sia a livello di squadra che a livello personale (in riferimento ovviamente al mondo calcistico sudamericano). L’apoteosi è da ricercare nella notte in cui è diventato campione della Libertadores. Il Mondiale per Club – terminato sabato sera – ci ha raccontato anche di un Flamengo in grado di portare ai supplementari il Liverpool campione d’Europa. Insomma: l’Inter ha deciso di venderlo e il 2019 vissuto da Gabriel Barbosa aiuterà sicuramente il club a trovare un interlocutore adeguato. Il totale parla di 34 gol e 12 assist messi a segno in 43 presenze tra campionato, Copa Libertadores e Coppa del Mondo per club.
NAINGGOLAN – Dire che il miracoloso avvio di campionato del Cagliari sia solamente frutto del lavoro del belga sarebbe irrispettoso nei confronti degli altri 10 compagni che ogni settimana scendono in campo. E quindi non lo diremo. Ma la netta sensazione è che il Cagliari di Maran – per quanto rappresenti una squadra davvero solida e con un Joao Pedro in formato maxi – dipenda moltissimo dalla luna che illumina il Ninja. Quando è in forma si sente e si vede, infatti i quattro gol ed i quattro assist a referto sono solo la punta di un iceberg che racchiude in sé carisma, leadership e tanta qualità tecnica. L’aria di casa lo ha rigenerato, anche se le parole del presidente Giulini sembrano chiudere definitivamente le porte ad una sua permanenza a Cagliari anche la prossima stagione, a meno di clamorosi colpi di scena…Il totale parla di 4 gol e 4 assist in 15 presenze.
DALBERT – Parte benissimo ed è spesso tra i giocatori più in forma della rosa viola per i primi mesi. Poi, purtroppo, la formazione di Montella comincia a perdere pezzi importanti per infortunio e le certezze dei calciatori sembrano venir meno sul campo. Lui ne fa le spese come tutti i suoi compagni, risultando però spesso uno degli ultimi a mollare la presa. In attesa di scoprire se con Beppe Iachini, nuovo tecnico dei Viola dopo l’esonero dell’Aereoplanino, il suo ruolo da titolare inamovibile sarà confermato o meno, il terzino sinistro brasiliano può considerarsi tutto sommato in maniera positiva per questi primi mesi a Firenze. Non fa rimpiangere sicuramente Biraghi, che in nerazzurro – per inciso – non sta brillando per personalità e qualità tecniche. Il totale parla di 5 assist in 17 presenze.
JOAO MARIO – Il portoghese ha espresso chiaramente e pubblicamente il proprio desiderio di non tornare a vestire la maglia dell’Inter e l’Inter stessa – di riflesso – spera che l’esperienza in Russia continui ad andare bene, così da spingere il Lokomotiv Mosca a riscattare il centrocampista ex Sporting CB. Grandissimo protagonista delle prime uscite del club russo il suo rendimento ha poi subìto un calo col passare del tempo, anche per via di un infortunio che gli ha impedito di mantenere la giusta forma fisica per splendere. Tutto sommato parliamo di una esperienza per ora positiva che potrebbe portare davvero Joao Mario ad essere ceduto definitivamente in estate: quattro assist ed un gol messi a segno tra campionato e Champions League. Marotta incrocia le dita e spera che la dirigenza del club russo possa riscattarlo. Il totale parla di 4 assist ed un gol in 12 presenze.
PINAMONTI – E’ vero, il Genoa non è ora – e non lo era nemmeno in principio – una delle squadre accreditate come possibili sorprese positive del campionato. Ma il Genoa è ora – e non lo era in principio – una delle squadre accreditate come possibili (o forse certe?) sorprese negative del campionato. Tra i tanti problemi – su tutti le continue e ripetute scelte sbagliate della società, dati alla mano – c’è spazio per un giovane attaccante reduce da una stagione “normale” con una neo-promossa? La risposta la dà il campo ed è impietosa: no. Il giovane scuola Inter gioca praticamente sempre e praticamente sempre da titolare, ma nemmeno il gioco offensivo di Thiago Motta gli permette di brillare. Sono appena due i gol messi a segno (altrettanti sono gli assist) che, messi in rapporto ai minuti giocati, lo rendono il peggior marcatore tra le punte della Serie A per minuti in campo senza trovare la via della rete. Il totale parla di 2 gol e 2 assist in 15 presenze.
RADU – Ormai da qualche anno presente nel panorama del calcio professionistico italiano il portiere romeno fatica sempre più a confermarsi ad alti livelli. E non stiamo parlando del numero dei gol subìti – dati purtroppo per “scontati”, guardando obiettivamente la situazione in casa Genoa – ma delle prestazioni in sé. Sulla via del 23esimo compleanno il numero 97 dei rossoblu non riesce mai a convincere del tutto, alternando partite in cui è protagonista in positivo ad altre in cui le sue esitazioni costano caro alla propria squadra. La decisione degli uomini mercato genoani di andare a trattare con insistenza il possibile ritorno in Liguria di Mattia Perin – oggi più che mai un’ipotesi davvero concreta, con il trasferimento che potrebbe chiudersi addirittura nel giro di qualche giorno – è un chiaro segnale mandato non solo al giocatore ma anche all’Inter: se il futuro della porta nerazzurra ed il dopo-Handanovic sono ancora tutti da scrivere, la posizione di Radu dovrà essere valutata con grande attenzione.
KARAMOH – Arrivato al Parma in estate con la formula del prestito con obbligo di riscatto il calciatore francese non inizia nel migliore dei modi: D’Aversa sembra non vederlo e nelle prime otto giornate totalizza solamente 40 minuti, scanditi in tre differenti partite, tra campionato e Coppa Italia. La prima occasione da titolare arriva proprio contro l’Inter a San Siro, dove mette in mostra le proprie qualità siglando un delizioso gol e confezionando un altrettanto importante assist a Gervinho per il momentaneo 1-2 (la gara finirà 2-2). Stessa sorte toccherà al francese anche per le gare contro Hellas Verona e Fiorentina, dove non troverà la via del gol ma riuscirà a soddisfare le richieste dell’allenatore. Un brutto infortunio al legamento crociato mette fine alla sua stagione nel momento migliore a livello personale. Il totale parla di 1 gol e 1 assist in 5 presenze.
GLI ALTRI – Per Xian Emmers e Facundo Colidio l’avventura in Belgio è tutt’altro che positiva: appena 14 partite giocate – e nemmeno per intere – in due, due reti (siglate dal belga) e due assist; Brazao mai impiegato dall’Albacete; Samuele Longo segna appena un gol con il Deportivo in circa 14 presenze.
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