Internazionale di nome e di fatto: cosa cambia con Thohir
L’arrivo di Thohir renderà l’Inter ancora più internazionale; secondo quanto riportato da Repubblica il club di Corso Vittorio Emanuele, sarà sempre meno italiano e molto più asiatico, senza dimenticare la componente americana. Il problema principale della società nerazzurra è stato individuato dai nuovi proprietari in una certa inadeguatezza da parte del menagement, rimasto troppo legato ad un modello gestionale non più compatibile con i tempi e con la crisi economica attualmente in atto.
Una volta riscontrato il malanno di cui soffre il paziente chiamato inter, Thohir ed i suoi uomini hanno in mente di intervenire per consentire alla Beneamata di essere al passo con i tempi. La nuova Inter targata Thohir infatti, avrà come obiettivo quello di introdurre un nuovo modello manageriale tipicamente statunitense, con la presenza di consulenti che hanno già lavorato con Thohir ai Philadelphia 76ers nell’Nba e al DC United della Mls. Il primo passo da compiere sarà certamente quello di snellire i quadri societari, considerando che attualmente lavorano all’Inter circa 200 persone, decisamente troppi per i futuri proprietari.
Un altro obiettivo che Thohir ed i suoi uomini intendono centrare nel più breve tempo possibile è sicuramente quello di rilanciare il marketing, aprendolo soprattutto ai mercati asiatici. In questo settore i ricavi dell’inter sono esattamente la metà di quelli del Milan e questo non è un dato accettabile. Naturalmente il risanamento del club dovrà andare di pari passo con il rilancio tecnico; Thohir ha già dato a varie società di consulenza, il mandato di reperire sul mercato italiano ed europeo, i profili di dirigenti sportivi e tecnici che possano fare al caso dell’inter.
L’obiettivo è quello di costruire una squadra composta principalmente da giovani di qualità e dunque si è alla ricerca di dirigenti che abbiano dimostrato in passato la capacità di scovare sul mercato calciatori di sicuro avvenire, possibilmente a costi contenuti. Almeno inizialmente dunque non ci sarà spazio per sognare acquisti alla Bale o alla Rooney. Sarà dunque una società oculata, attenta ad acquistare giovani dal futuro garantito, senza spese folli; sarà dunque questa la ricetta della nuova Indointer, Internazionale non solo di nome ma anche di fatto.