Antonio Candreva, attaccante dell’Inter, ha parlato a Premium Sport dei suoi primi mesi in nerazzurro e dell’obiettivo Champions con la squadra: “Il mio e il nostro bilancio all’Inter non è quello che ci aspettavamo. Ora stiamo iniziando un percorso nuovo, sperando che sia quello giusto e quello positivo. Siamo partiti con delle difficoltà, anche noi abbiamo delle colpe, adesso abbiamo girato pagina e siamo ancora in grado di migliorare la nostra classifica. Sono arrivato infortunato ma tutto il mondo Inter mi ha accolto benissimo, mi son sentito subito a casa. Questo mi ha aiutato parecchio e spero di fare ancora meglio” .
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Ho scelto l’Inter perché è un club vincente, ambizioso e perché è un club che mi ha cercato fortemente in Italia. Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia. Non ci ho pensato tanto, quando un club come l’Inter ti cerca non bisogna fare calcoli: è stata una scelta che è arrivata immediatamente. Penso che sia l’ultima opportunità in una grande squadra. Sono arrivato in una grande società, in un età dove ho acquisito esperienza e penso che potrò dare molto a questa squadra. Pentito di questa decisione? Assolutamente no, non conosco questa parola. Ho sempre voluto l’Inter dal primo giorno che mi ha cercato: è sempre stata la mia prima scelta e sono orgoglioso di indossare questa maglia. Napoli e Atletico Madrid mi hanno cercato , c’è stato un interessamento ma poi le parti non hanno trovato un accordo. La squadra che mi ha voluto fortemente è stata l’Inter e io ho accettato questa nuova sfida per me”.
“La Champions è l’obiettivo principale perché un top club come l’Inter deve ambire a obiettivi importanti. Tutti insieme dobbiamo ambire a questo traguardo. E’ un’esperienza nuova, è un proprietà diversa da quelle che ho avuto in passato però è una proprietà che è molto vicina alla squadra, sia agli allenamenti che la domenica. Li sentiamo vicini a noi. La proprietà vuole fare dell’Inter uno dei club più vincenti al mondo? Penso che quando diventi proprietario di una grande squadra come l’Inter bisogna essere ambiziosi: noi giocatori dobbiamo seguirli in questa direzione. Io ringrazio Suning, sono stato il loro primo acquisto e sono onorato di questo. Ora tocca a me dimostrare che qui posso stare qui per molto tempo”.
“Penso che bisogna accettare la scelta di Mancini. Poi è arrivato mister de Boer che ha lavorato con intensità e con voglia di migliorarci ma purtroppo siamo figli dei risultati che non sono arrivati e lui ha pagato. Ora con Pioli abbiamo una nuova identità e speriamo che sia quella giusta. Stiamo cercando di costruire un gruppo vincente per cercare di raggiungere la Champions League. Quando non arrivano i risultati poi escono fuori cose che vanno interpretate. Lavoravamo bene, avevamo un’identità che a volte in alcune parte veniva a mancare. Nel calcio però contano i risultati e in quel periodo sono stati negativi. Per quello che si è detto e scritto su me e Pioli si è andati oltre alla verità. Lui scelse Biglia come capitano ma il gruppo prese quella decisione in maniera positiva. C’è stato subito il chiarimento e poi è iniziato il campionato ed è finita lì. Quando è arrivato all’Inter sono stato contento perché sapevo che il mister è molto preparato. Alla Lazio abbiamo raggiunto degli ottimi risultati ed ero contento perché sapevo che avrebbe potuto dare una grossa mano all’Inter. Lavoriamo molto con lui, studiamo parecchio gli avversari e prepariamo al meglio le sfide”.
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