7 Febbraio 2017

Roberto Carlos: “All’Inter volevo attaccare, ma non avevo il permesso”

Le parole di Roberto Carlos, ex giocatore dell'Inter, sul suo passato in nerazzurro
intervista carlos

Roberto Carlos, ex calciatore dell’Inter, ha parlato a Sky Sports UK del suo passato in nerazzurro: “Ho avuto un piccolo problema quando ero all’Inter, sono un brasiliano e mi piace attaccare, ma ai nerazzurri servivano quattro difensori nello schema di gioco e per questo non avevo il permesso di andare avantiNon era stato divertente allora, ma dopo due decenni il brasiliano può sorridere mentre ricorda gli eventi che hanno fatto in modo che lasciasse l’Inter nel 1996. Il brasiliano era arrivato all’Inter solo un anno prima,venne sostituito l’allenatore Ottavio Bianchi con Hodgson che ha ritenuto gli mancasse la disciplina difensiva nel giocare da terzino . Così Carlos è stato usato prima sulla fascia, poi in attacco, poi a centrocampo ed entro la fine della stagione ne aveva già avuto abbastanza. Dopo aver detto della sua frustrazione a Massimo Moratti, Carlos è stato ceduto al Real Madrid e l’Inter vide sbocciare uno dei più grandi terzini del mondo, vincendo quattro scudetti, tre Champions League e una miriade di altri trofei. E’ stato un errore fatidico per i nerazzurri, ma non solo Hodgson non l’aveva capito, non era insolita l’idea che un terzino dovesse stare sempre in difesa. Carlos era in anticipo sui tempi con le sue discese”.

“Siamo riusciti a cambiare il modo di giocare dei terzini, Panucci era più difensivista e giocava sulla destra, ma Capello voleva attaccasse e quando uno di noi due andava avanti l’altro restava indietro a fornire copertura. Facevamo lo stesso con il Brasile io e Cafù e ha funzionato. Ora vediamo che le squadre giocano molto compatte in modo da creare spazio per i terzini per andare avanti. Sono ancora importanti le qualità difensive, ma ora è necessario potenza e tecnica in quella posizione. E’ necessario difendere e attaccare”. 
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