Gregucci: “All’Inter un’esperienza breve, ma bella. De Boer…”
Le parole dell'ex allenatore in seconda dell'Inter, Gregucci, andato via con ManciniAngelo Gregucci, ex vice allenatore di Mancini, ha parlato a Tuttomercatoweb Radio della vicenda legata al suo addio all’Inter: “Non so cosa mi riserva il futuro. Abbiamo chiuso l’esperienza all’Inter, c’è poco da parlare, è durata pochissimo ed è un peccato, ma le volontà di Mancini sono state decisive, in modo anche semplice con un’interruzione consensuale tranquilla. L’estate è stata turbolenta, ma ho visto un accordo sereno. Ci sono state dichiarazioni serene, non c’erano le condizioni per proseguire, siamo più amici di prima. Ho dato la mia disponibilità a Mancini, siamo legati da anni, lo ringrazio perché è un vincente. Non conosco la situazione all’interno del club, l’unico obiettivo era quello di lavorare. C’erano ragazzi che stavano rientrando dalla Copa America e dall’Europeo, nel finale di ritiro abbiamo provato a dargli una condizione simile ai ragazzi che erano negli USA“.
“Non posso rispondere alle polemiche sulla condizione fisica, ma non per rinforzare il nostro concetto. Devo analizzare quello che è successo. Ci sono professionisti all’Inter di altissimo livello: abbiamo Carminati che da anni è tra i migliori preparatori fisici del panorama mondiale, penso che lo staff abbia fatto bene, sono sicuro che è stato fatto il massimo, ci sono dati facilmente rintracciabili. L’Inter può vedere che è stato fatto un ottimo lavoro, se poi dobbiamo discutere l’organizzazione delle tournée, del campionato europeo e di altre situazioni, la discussione è aperta, ma il lavoro dello staff è stato perfetto, Ho trovato ragazzi e professionisti meravigliosi, magnifici. La mia esperienza è stata talmente breve che devo attenermi ai rapporti professionali. Ho trovato delle persone meravigliose, un comparto medico meraviglioso. I calciatori nerazzurri oltre ad essere bravi sono stati disponibili a lavorare“.
“Secondo me l’Inter è una delle squadre a ridosso di Juventus, Napoli e Roma, sono lì con Milan, Fiorentina e Lazio. I nerazzurri possono ambire al posto in Champions. Il club ha strutture e calciatori adatti, ma non bisogna dare giudizi a settembre. Ha una base solida, ha fatto degli investimenti, dopo il nostro addio ha messo sul banco 100 milioni di euro per prendere Gabigol e Joao Mario. Bisogna avere pazienza e programmazione, ma l’Inter farà valere la sua storia. Futuro? Vedremo cosa mi proporrà il calcio, parlerò anche con Mancini, sono abbastanza fatalista nella vita. Cercherò di meritarmi il mio destino, nel calcio nessuno è sfortunato, si fa il lavoro sognato da ragazzino“.