Murillo: “Terzo posto? Bisogna puntare al massimo. Domani…”
Jeison Murillo ha parlato a Libero, partendo dai ricoprdi di Inter Campus, al quale ha partecipato: “Quando ero bimbo una scuola vicino casa faceva parte del progetto Inter Campus e c’erano tanti bimbi delle diverse zone della Colombia. Non era solo giocare, ma confrontarsi con diverse culture. Ti davano le maglie dell’Inter, le foto dei […]Jeison Murillo ha parlato a Libero, partendo dai ricoprdi di Inter Campus, al quale ha partecipato: “Quando ero bimbo una scuola vicino casa faceva parte del progetto Inter Campus e c’erano tanti bimbi delle diverse zone della Colombia. Non era solo giocare, ma confrontarsi con diverse culture. Ti davano le maglie dell’Inter, le foto dei giocatori con autografi e quando sei bambino ti crea fascino verso la squadra. Per me l’Inter ha sempre significato tantisssimo ed è sempre la stata la mia squadra preferita, anche della mia famiglia. Per me era un sogno essere all’Inter, sono colori che ti rimangono dentro da bambino e poi c’era Cordoba e la seguivamo anche per quello“.
“Juve? A gennaio ero concentrato sul Granada, si sentono sempre tante voci. E’ stata una grande emozione, invece, firmare con un club grande come l’Inter. La rivalità con la Juve si sente forte, anche solo per i tifosi. Guarin e i compagni mi hanno detto cosa significa e mi piacciono queste partite. Dell’ambiente nerazzurro mi ha colpito l’affetto dei tifosi. Quando vieni ad allenarti ti danno allegria ed energia” – afferma -“Tutti i giocatori sono diversi. La cosa importante è che qui c’è tanta competizione, perchè oltre a me e Miranda, in difesa, ci sono anche Jesus e Ranocchia“.
Juve fori dai giochi? “Il campionato è lungo, può cambiare tutto, ma è meglio pensare a noi. A parlare sono i numeri e dicono che in classifica siamo sopra, ma continuiamo a pensare a noi stessi. Stiamo lavorando per migliorare. Tutti i giorni si impara qualcosa e si può crescere. Io, ad esempio, devo perfezionare il sinistro. Difesa a 3? E’ il mister a scegliere il modulo migliore per noi. Dipende dalle sue idee, magari sceglie di giocare a 3 perchè ci permette di attaccare con più giocatori. Ci chede sempre di stare alti con la difesa“.
In conclusione, qualche battuta sugli obiettivi: “Non firmerei per il terzo posto. Bisogna puntare sempre al massimo. Se segnassi alla Juve farei il gesto del cuore per mia moglie. Vivo con lei e i miei 2 cani ad Appiano, poi ci trasferiremo a Milano. Domani vince l’Inter“.