Thohir: “Tutti sotto esame. Sagna, un grande investimento e Zanetti: vi dico tutto”
Intervista Thohir: il presidente dell’Inter si concede ai microfoni de La Gazzetta dello Sport tra progetti e mercato e promette un grande investimento.
Progetto, futuro, mercato. Intorno a questi tre concetti ruota la lunga intervista rilasciata dal presidente Erick Thohir a La Gazzetta dello Sport. “Com’è cambiata la mia vita da quando sono diventato presidente? Ho preso sei chili, sento di più la pressione e la responsabilità di far bene per questa società e ora la gente mi riconosce di più – esordisce il numero uno nerazzurro ai microfoni della Rosea – Nessuno è confermato a prescindere. Fassone, Ausilio e Mazzarri? Sono tutti sotto esame, anche lo stesso Williamson che ho voluto io. E’ giusto avere fiducia in tutti, ma anche che ognuno risponda del proprio operato. Se serve un altro dirigente? Ausilio è il responsabile di tuta l’area sportiva, sarà lui eventualmente a dirmi che serve qualcun altro, non andrò a chiederglielo io”. Thohir, poi, si sofferma sul mancato scambio Guarin–Vucinic che a gennaio ha scatenato molte polemica tra Inter e Juventus: “Prima di tutto quella trattativa è stata portata avanti dalle due dirigenze e non dalle proprietà. Poteva essere una buona operazione per noi nel breve periodo, ma abbiamo capito che non lo sarebbe stata nel lungo. Non avevamo firmato nulla e ho chiamato i miei uomini. Le visite mediche? Non significa nulla. La rabbia dei tifosi? Non possiamo accontentarli sempre, ma in quell’occasione avevano ragione loro. Io non ho mai preso un impegno definitivo per lo scambio e mi sono scusato per aver dovuto bloccare la trattativa. Quello che rimane sbagliato è rendere pubblico un messaggio privato”. Veniamo al mercato: “Sagna? Non sono abituato a fare annunci se non c’è un contratto firmato. Ci piace e a questo punto dipende solo da lui. Se non dovesse arrivare lui prenderemo un giovane. Un grande investimento verrà fatto a centrocampo o in attacco. Non è detto che dovremo cedere un pezzo eccellente, intanto a fine stagione abbasseremo il tetto ingaggi. E poi potremmo prendere anche un giocatore in prestito. Rinnovi? Se prendo o tengo un giocatore è perché risponde a tre parametri: tecnico, economico e di marketing. Il colpo Vidic è merito di tutti. Non dimentichiamo però il discorso dell’età media da 26,5 anni. Non avremo più quattro giocatori oltre i 30 anni. Eto’o non mi conosce e quindi è giusto che faccia riferimento a Moratti. Però a noi serve equilibrio e quindi con Icardi e Palacio l’attaccante che verrà dovrà avere un’età di mezzo. Dzeko, Morata o Torres? Li sento anch’io questi nomi e magari uno dei tre arriverà veramente. Ma deve rispondere ai parametri di cui sopra”. La chiosa è su Zanetti e gli obiettivi futuri: “Parleremo della posizione del capitano tutti insieme a fine stagione. Ora deve solo concentrarsi sul campo. Al termine dei 2-3 anni fissati avrei fallito se non dovessimo essere tornati in Europa. Anche in Europa League. Meglio da subito. Abbiamo bisogno di esserci, anche per il prestigio. Ovvio però che punto alla Champions 2016“.