Zanetti: “Icardi deve capire che maglia indossa. La mia carriera…”
Il vicepresidente nerazzurro, Javier Zanetti, ha parlato al Clarin del suo rapporto con Icardi, che non sta vivendo un bel periodo: “Gli parlo sempre, deve rendersi conto della maglia che indossa. Non mi sono mai intromesso nella sua vita privata, ma cerco di fargli capire cosa significa giocare nell’Inter. Avrà anche una chance in Nazionale. […]Il vicepresidente nerazzurro, Javier Zanetti, ha parlato al Clarin del suo rapporto con Icardi, che non sta vivendo un bel periodo: “Gli parlo sempre, deve rendersi conto della maglia che indossa. Non mi sono mai intromesso nella sua vita privata, ma cerco di fargli capire cosa significa giocare nell’Inter. Avrà anche una chance in Nazionale. I Giochi Olimpici saranno una buona opportunità per farsi conoscere, ha tutto davanti a sè. Mauro ha i movimenti di Crespo, Batistuta, questo tipo di numero nove“.
“Sto molto bene e sono contento perchè il mio nuovo ruolo è una possibilità che mi dà l’Inter di poter restare legato e perchè mi rendo conto che ci sono tante cose da fare. Da dentro si ha una prospettiva diversa delle cose. Stare ora dall’altra parte mi fa capire tutto ciò che serve per far funzionare una squadra e le diverse aree di cui è composta una società come l’Inter. E’ una bella sfida e una bella responsabilità. Cerco di essere utile, rappresento il club nel mondo e mi piace molto“.
Infine, qualche battuta sulla sua carriera: “Provo orgoglio, non per aver vinto tanti titoli perchè l’ho messo sempre in secondo piano, ma per come ho costruito la mia carriera. Per i miei inizi al Talleres, poi al Banfield. Passare da lì all’Inter, in quel momento era molto difficile. Poi confermarmi per vent’anni a Milano, essere l’unico straniero, capitano. Nemmeno sognando avrei immaginato questa carriera. Mi rendo conto solo ora di tutto ciò che ho raggiunto: i record di partite con l’Inter e la Nazionale. Quando giochi non hai tempo, ora che ho smesso gli do valore. Se mi metto a pensarci, i numeri sono impressionanti. Ho giocato più di 1100 partite. Non sono tanti quelli che possono“.