Zanetti: “Shaqiri mi ricorda Wes. Sono arrabbiato con Osvaldo, e lo è anche lui”
Riportiamo qui integralmente la seconda parte( clicca QUI per leggere la prima) dell’intervista di Javier Zanetti a La Gazzetta Dello Sport.
ICARDI – “Ho parlato con lui. Sta a noi aiutarlo, a lui sta capire come bisogna comportarsi in una grande squadra. La prima cosa, e ci teniamo tanto, è il rispetto per i tifosi. Se il suo gesto è più grave di quello di Balotelli? No, fu peggio quello di Mario, ma sono due cose sgradevoli. Se Mauro sarà in ritiro con l’Inter a luglio? E’ nostra intenzione e stiamo lavorando al rinnovo. Poi nel calcio non bisogna dare nulla per scontato”.
UN GIOIELLINO IN PANCHINA – “E’ vero che Kovacic ultimamente non vede spesso il campo, ma la società punta molto su di lui. In pochi possono cambiare una partita come lui e ci sta anche sbagliare. L’unica paura che non deve avere è proprio quella, la paura di sbagliare”.
SHAQIRI – “Mi ricorda Sneijder. Come lui ha la capacità di pensare la cosa giusta da fare prima degli altri”.
UN GUARO RITROVATO – “A Fredy è servito tempo. Bisogna anche dire che è difficile trovare continuità quando giochi in una squadra che non ne ha”.
CASO OSVALDO – “Se sono deluso o arrabbiato con lui? Sono più arrabbiato. Ma lo è anche lui, con se stesso. Si è reso conto che provare a mettere le mani addosso all’allenatore sia stato un grave errore. E che ha sprecato una grande chance. Al Boca sta benissimo e, conoscendo Tevez, probabilmente andrà presto anche lui in Argentina. Fossi nella Juve sarei un po’ preoccupato”.
CELTIC-INTER – “Credo che farsi riprendere sul 2-2 possa anche starci, ma non sul 3-3. Siamo vicini al top, ma sbagliamo troppo. La sfortuna fa la sua parte, ma è anche e soprattutto colpa nostra. Bisogna lavorare sulla gestione degli ultimi minuti”.