Zanetti: “L’Inter non ha vinto grazie agli juventini! Inzaghi? Da mani nei capelli pensare di mandarlo via”
Le parole del vicepresidente dell'Inter a pochi giorni da Juventus-InterJavier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha parlato a pochi giorni da Juventus-Inter, big match della tredicesima giornata di Serie A. L’ex capitano nerazzurro è stato protagonista di una lunga intervista pubblicata dal giornale Il Giorno.
Ecco alcuni estratti salienti delle dichiarazioni di Zanetti:
CURVA – “Spero che quanto accaduto a San Siro, con la Curva Nord che si svuota, non succeda mai più. Quest’anno abbiamo registrato tanti sold out: un record nella storia del club. Non credo che ora la gente voglia scappare, l’impulso del tifoso è più forte di quel che è accaduto. Però vanno rispettati i valori dello sport. Non voglio dividere i tifosi… parlo di tutti. Cose come quelle dell’altra sera non mi piacciono. Lavoreremo sempre per riempire lo stadio”.
SAN SIRO – “Dispiace perdere San Siro: c’è una visione romantica, ma è tempo di grande innovazione. Dobbiamo migliorare la struttura per offrire al tifoso uno stadio all’avanguardia e un’esperienza che vada oltre la partita”.
INZAGHI – “Un ottimo allenatore. Abbiamo vissuto stati momenti di difficoltà, ma Simone ha intrapreso il percorso giusto, dimostrando di saper gestire la pressione. Se le cose vanno male il problema è di tutta l’Inter, i ragazzi hanno reagito come dovevano. Aggiungo una cosa: quest’anno ci dicevano di mandar via Inzaghi dopo il ko con la Roma, roba da mettersi le mani nei capelli… Bisogna ragionare in maniera tranquilla: abbiamo vinto prima con Conte, poi sono arrivati altri trofei con Inzaghi. L’Inter è protagonista da 4 anni”.
JUVENTUS-INTER – “Sono epoche diverse, ma la rivalità c’è sempre e al di là della classifica non vedo un favorito. Questa sfida arriva al momento giusto: noi non possiamo permetterci passi falsi”.
DNA INTER – “Vincenti grazie agli juventini? L’Inter è tornata a vincere perché ha fatto l’Inter. Antonio (Conte ndr) si è dimostrato un grande professionista, Marotta è un dirigente di cui conosciamo bene il valore”.