I cambi di Simone Inzaghi vengono spesso criticati ma c’è una regola, poco cara alla maggior parte dei tifosi nerazzurri, ed è quella del “Sei ammonito? Ti sostituisco”. Il cartesiano “ammonito quindi sostituito” ha raggiunto il suo apice ieri, durante Udinese-Inter con il fantomatico doppio cambio Mkhitaryan-Bastoni al 31′: una cosa mai vista. Ma c’è un dato a sottolineare ancora di più questa che possiamo chiamare una vera e propria ossessione per Inzaghi.
Il tecnico ha affrontato 45 partite in Serie A con i nerazzurri, toccando quota 221 sostituzioni: un numero molto alto. Ma quello che fa quasi “paura” è che su 221 sostituzioni, ben 43 hanno riguardato giocatori precedentemente ammoniti. I più colpiti da quest’ossessione sono Calhanoglu e Barella: con ben 8 e 7 cambi a testa scaturiti da un’ammonizione. E non sempre i giocatori prendono bene questa “mossa” di Inzaghi, come è successo ieri a Bastoni (al terzo posto dei giocatori “ammoniti e quindi sostituiti” con 5 cambi dopo un giallo).
L’OPINIONE DI PASSIONE INTER
Quella sui cartellini gialli è una delle tante ossessioni di Inzaghi, delle tante rigidità con cui il tecnico nerazzurro allena. Se c’è un aspetto che Inzaghi deve cambiare è questo: quando sembra che faccia dei passi in avanti, ecco lo scossone all’indietro. E quello di Udine è più di uno scossone.
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