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Inzaghi al bivio: che fare ora con Skriniar?

La questione Skriniar, ancora una volta non risolta l’ultimo giorno di mercato, “regala” a Simone Inzaghi una bella gatta da pelare. Lo slovacco infatti è chiaramente rimasto controvoglia ed è anche probabile che il rapporto con molti compagni, oltre che ovviamente quello con i suoi tifosi, si sia deteriorato parecchio per le sue vane e vaghe promesse mai mantenute. Che fare quindi?

Simone Inzaghi @GettyImages

La scelta sarà probabilmente esclusivamente del tecnico, che già ieri sera contro l’Atalanta non lo ha portato nemmeno in panchina. Per tutta risposta però lo slovacco non si è nemmeno degnato di andare allo stadio, rimanendo a casa. Non certamente un segnale distensivo per chi deve portare avanti una convivenza forzata per altri sei mesi.

Dal punto di vista tecnico, la ragione potrebbe far pensare di continuare a schierare il giocatore in modo da avere una linea difensiva all’altezza. Ma prima di tutto andrebbe completamente recuperato dal punto di vista mentale, visto come è finita contro l’Empoli. Con la testa è chiaramente a Parigi e schierarlo sarebbe solo un rischio. Senza contare che il suo rendimento stagionale non porta certo a strapparsi i capelli, anzi: in tutto il girone di andata avrà collezionato forse un paio di prestazioni degne. Forse. Non abbastanza per giustificare la sua presenza fissa in condizioni normali, figuriamoci adesso.

Milan Skriniar (@Getty Images)

D’altro canto metterlo “fuori rosa” o comunque ai margini, per quanto mostrerebbe finalmente un certo polso da parte della società, rischierebbe di alimentare ulteriori tensioni nello spogliatoio e, quando inevitabilmente i nerazzurri potrebbero avere bisogno di lui in campo, a “ripicche” ed episodi che tutti preferirebbero evitare.

Darmian nel suo ruolo sta fornendo prestazioni magnifiche perciò, secondo noi, al momento il problema non si pone: finché è in queste condizioni fisiche il titolare deve essere l’ex Manchester United. E certamente non si potrà fare affidamento su questo Skriniar “svagato” nel Derby in arrivo, possibile spartiacque psicologico dell’intera annata.

Da qui a fine stagione lo slovacco ormai ex Inter, dovrà diventare una semplice pedina nelle rotazioni, utile a far rifiatare chi davvero ha a cuore gli interessi dei nerazzurri, in campo e fuori. Con la speranza che quando chiamato in causa la testa sia dove deve stare. Visto che fino a giugno, il lauto stipendio glielo pagherà l’Inter, non il PSG. E sarebbe bene ricordarglielo.

Pietro Magnani

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