Inzaghi duro con la squadra: “La Champions non è una scusa”
Il retroscena dopo la sconfitta nel derby
L’atteggiamento di Simone Inzaghi dopo la brutta sconfitta della sua Inter nel derby di domenica sera contro il Milan è stato molto chiaro e coerente, tanto pubblicamente che nel chiuso degli spogliatoi parlando alla squadra
Ai microfoni – fa notare La Gazzetta dello Sport – il tecnico ha agito da leader. Innanzitutto, si è preso tutte le responsabilità del ko ammettendo che “non siamo stati squadra“. E poi ci ha tenuto a scacciare via l’alibi dell’impegno in Champions League che ha costretto l’Inter a ritornare in Italia solo giovedì dopo la dispendiosa trasferta con il Manchester City, soprattutto per il tipo di partita disputata. Per Inzaghi, però, il problema contro il Milan non è stato la stanchezza.
Il Corriere dello Sport svela che già domenica sera, subito dopo la partita, negli spogliatoi di San Siro è andata in scena una “dura requisitoria” da parte dell’allenatore verso i giocatori. Inzaghi ritiene inconcepibile giocare così un derby, ma soprattutto ritornare in campo dopo l’intervallo sul risultato di 1-1 (nonostante una prima frazione poco convincente) ancor più molli. Il tecnico ha “salvato” solo 25 minuti del primo tempo sui 90 totali.
Oggi ad Appiano Gentile riprenderanno i lavori e i toni cambieranno, con l’allenatore che stavolta parlerà alla squadra “da fratello maggiore”. Batterà soprattutto sul tasto dell’orgoglio e sul fatto che sconfitte del genere – se incassate nella maniera corretta – possono anche essere salutari in vista del prosieguo di stagione. A partire da Udinese-Inter, in programma sabato prossimo.