Simone Inzaghi ha aperto ufficialmente la sua nuova era all’Inter. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il nuovo tecnico, come testimoniato anche dalla chiamata con Lukaku, è già al lavoro dietro le quinte per farsi strada nello spogliatoio nerazzurro.
L’ex Lazio è solito organizzare cene per compattare l’ambiente e fare lunghe chiacchierate con i giocatori, per preparare i match, ma anche per spiegare ogni singolo scelta, senza maschere o filtri, mentre in panchina è quasi sempre tarantolato come Conte e come il suo predecessore accompagna ogni giocata in campo.
Inzaghi e il suo staff poi vivono di numeri e condividono qualsiasi statistica anche direttamente con i giocatori in tempo reale, con i dati raccolti in allenamento e le indicazioni per gli esercizi personalizzati. Nulla è lasciato al caso.
La stessa “ossessione” è riservata anche agli avversari di turno. Il nuovo tecnico dell’Inter ama soffermarsi sulle rivali e trasferire ogni minimo dettaglio alla sua squadra, in campo con un 3-5-2 leggermente diverso da quello di Conte e che dà più liberta agli interpreti.
Con Conte ogni giocatore esegue i compiti a memoria, con Inzaghi c’è una maggiore possibilità di interpretare la situazione. L’esempio è il paragone tra il Luis Alberto di Inzaghi e il Christian Eriksen di Conte. La squadra deve essere un’orchestra, ma ci deve essere spazio anche per qualche assolo che può fare la differenza.
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