Simone Inzaghi è ormai al terzo anno all’Inter e di Derby ne ha affrontati già parecchi. Conosce bene anche la stampa italiana, e come essa si comporta nella settimana che precede la stracittadina. Negli ultimi giorni, complici anche la prestazione di Frattesi, Arnautovic o Dumfries in Nazionale, si è parlato parecchio di Inter, come la squadra obbligata a vincere lo Scudetto.
Inzaghi questa volta non c’è stato e ha risposto nella conferenza stampa di oggi: “Vincere sarebbe un bel messaggio per il campionato. Poi a me i pronostici non piacciono. Fino a tre partite fa si diceva che l’Inter era peggiorata. Ora sembra che dobbiamo vincere l’Europeo, anche se lo giocherà l’Italia e non l’Inter. Fa parte del gioco. Sappiamo di avere questa responsabilità. Sappiamo che avremo sempre avversari molto forti contro di noi”.
Al terzo anno a Milano è possibile vedere un cambiamento nei metodi di comunicazione di Inzaghi. È maturato, ha fatto esperienza e lascia che certe cose non pesino sulla squadra. Alleggerisce la squadra, ricordando come se ne parlava prima dell’inizio del Campionato e togliendole quelle pressioni inutili che la stampa italiana si diverte a mettere. Un maestro in questo lavoro è stato sicuramente José Mourinho nel periodo in nerazzurro, colui che poi ha vinto tutto.
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