Ivan Perisic, l’uomo (quasi) bionico
Per il secondo anno consecutivo l'esterno croato ha toccato la doppia cifra sia nella classifica gol che in quella assistTecnica, forza, intelligenza, capacità realizzativa: sono soltanto alcune delle caratteristiche tecniche e caratteriali che hanno reso Ivan Perisic uno dei migliori calciatori dell’Inter e uno delle pedine che più fanno gola alle grandi d’Europa. Voluto con tutte le forze dallo Special One Josè Mourinho, Perisic ha potuto continuare la sua storia in nerazzurro solamente grazie alla tenacia di Luciano Spalletti, che la scorsa estate mise in campo tutta la sua perseveranza e la sua “ars orandi” per non privarsi del suo esterno offensivo.
DOPPIA DOPPIA – Il termine cestistico “doppia doppia” descrive statisticamente le ultime due stagioni del croato: per il secondo anno consecutivo, infatti, Perisic ha toccato la doppia cifra sia nella graduatoria degli assist che in quella dei gol. 11 reti e 11 assist nel 2016/17, 11 reti e 12 assist nel 2107/18, con il quarto posto conquistato in extremis che aumenta ancora di più il valore dell’effettivo fatturato offensivo. Soltanto Josè Maria Callejon, con tre gol in più, è riuscito a far meglio nell’arco degli ultimi due campionati.
FASE DIFENSIVA – Nessuno, eccetto appunto Callejon, in attacco può vantare gli stessi numeri di Ivan Perisic, eppure il croato ha fatto spesso parlare di sè per l’enorme mole di lavoro svolto anche in fase difensiva, con le sue coperture puntuali e il prezioso aiuto dato ai suoi compagni di fascia. Una differenza sostanziale con lo spagnolo del Napoli che, in media, ha corso 10,436 km a partita, a differenza di Perisic che ha percorso quasi un chilometro in più in ogni singolo match.
PICCOLE PAUSE – Eppure può ricevere critiche anche un uomo che, stando a quanto riportato dai numeri, sarebbe da incensare; Perisic é “quasi” bionico, perché non è riuscito a mantenere lo stesso passo per tutto l’arco delle 38 partite (cosa che, studiando con esattezza e precisione i numeri a disposizione, non è riuscita veramente a nessuno). La condizione fisica del calciatore, nell’ultimo campionato, ha risentito sia della preparazione atletica fatta, che prevedeva un piccolo calo nei mesi invernali per poter essere pronti per lo sprint finale, sia dell’assenza di alternative. Spalletti è stato più volte chiaro, però. sulla volontà di preservare il calciatore, perché le sue caratteristiche non sono facilmente sostituibili sul mercato attuale.
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