Joao Mario: “Fischi? Voglio trasformarli in applausi. Quando ho parlato dei miei problemi all’Inter…”
Il portoghese ha parlato della sua esperienza in nerazzurroJoao Mario, centrocampista dell’Inter, ha parlato a Sky Sport del suo rapporto con il popolo interista, che si è rotto quando il portoghese ha affermato di non voler tornare in nerazzurro. Ecco le sue parole:
FISCHI – “Il mio pensiero adesso è cambiare i fischi in applausi, è sempre difficile quando i tuoi tifosi ti fischiano ma riesco a capire anche il perché – ha spiegato il centrocampista portoghese -. Credo che ci sia un problema di linguaggio del corpo, ogni tanto sembra che non ci sono: è una cosa che devo migliorare perché ho la volontà di fare bene“.
NESSUNA SCUSA – “Ho imparato che qualsiasi sia il momento o l’ambiente e la fiducia, devo dare sempre il mio massimo perché non ci sono scuse per gli atteggiamenti, è quello che devo cambiare“.
RUOLO – “In questo sistema di gioco posso posizionarmi come mediano. Sulla trequarti, qua in Italia ci vogliono giocatori che segnano tanto e non è la mia caratteristica principale. Per come giochiamo all’Inter, il mediano è dove posso aiutare di più la squadra. Ho giocato ala destra o sinistra in Nazionale, però dove posso giocare è in mezzo“.
ALLENAMENTO – “Sono tranquillo, sto lavorando bene e sono a disposizione di mister Spalletti. Aspetto un’opportunità per aiutare la squadra. Sono rimasto qua, conosco l’allenatore, i giocatori e il club, non ci sono problemi e la cosa più importante adesso è raggiungere il massimo della forma per dare il mio contributo. Mi sto allenando bene e cerco di farmi trovare pronto per dare la miglior risposta possibile quando verrò chiamato in causa“.
PROBLEMI ALL’INTER – “Quando ho parlato dei problemi della mia esperienza all’Inter, sono stato male interpretato da chi mi ha intervistato. Non è stato facile il mio primo anno all’Inter, era il primo fuori dal Portogallo e in quella stagione la squadra ha cambiato tanto. Adesso però fa parte del passato“.
ADDIO – “Quando lo scorso inverno ho scelto di andare via è solo perché non volevo rischiare di perdere il Mondiale, non perché c’erano stati dei problemi nei rapporti con il mister o i compagni. Ora sono più maturo rispetto a quando sono arrivato, ho un bellissimo rapporto con il gruppo dal primo giorno, in particolare Miranda, D’Ambrosio, Perisic e Handanovic mi hanno aiutato tanto nell’inserimento”.