Jovetic: “Sto bene, domenica ci sarò. Io ad un passo dalla Juve di Conte. Inter noiosa? Contano i punti”
L’Inter può sorridere: Stevan Jovetic ha recuperato e ci sarà per il Derby d’Italia contro la Juventus. E proprio l’attaccante montenegrino ha parlato ai microfoni di Tuttosport, analizzando la sfida contro i bianconeri, ma non solo. Queste le dichiarazioni del numero 10 dell’Inter: “Mi sento bene e domenica sarò pronto. Questa storia che sono tutto rotto […]L’Inter può sorridere: Stevan Jovetic ha recuperato e ci sarà per il Derby d’Italia contro la Juventus. E proprio l’attaccante montenegrino ha parlato ai microfoni di Tuttosport, analizzando la sfida contro i bianconeri, ma non solo. Queste le dichiarazioni del numero 10 dell’Inter: “Mi sento bene e domenica sarò pronto. Questa storia che sono tutto rotto mi fa adirare. Non è bello sentir dire cose su di te che non sono vere. La Juve resta un’ottima squadra e si rialzerà presto: non mi fido di chi parla di crisi. Per quanto riguarda l’Inter, invece, un po’ sono stupito per questa grande partenza, ma ero convinto che avremmo fatto bene. C’è grande attesa per questa sfida, i tifosi ci chiedono una vittoria e noi vogliamo accontentarli. Tra l’altro, io ho battuto la Juve solo in amichevole, anche se contro di essa ho esordito in Italia entrando nel secondo tempo giusto in tempo per vedere Gilardino segnare l’1-1 della Fiorentina”.
Inter a +8 sulla Juve, dov’è l’errore?
“Nessun errore ma la Juve resta un’ottima squadra e sono sicuro si rialzerà presto, speriamo però dalla settimana prossima”.
Juve fuori dai giochi se perde?
“No perché loro sono forti e restano ancora troppe partite e possono sempre rientrare. Però per noi sarebbe un passo importantissimo: quando batti i grandi acquisti tanta fiducia”.
In passato sei andato vicino dal vestire la maglia bianconera…
“C’era l’interessamento con Conte in panchina, ma decisi di andare al City. E non sono pentito affatto della mia scelta, sebbene in Inghilterra ci siano stati poi tanti motivi che non mi hanno permesso di fare bene. A Firenze lottavo per il quarto posto, a Manchester per il titolo, proprio come qui all’Inter. Ora spero che finisca proprio come al primo anno al City: coppa e campionato. Pellegrini? Preferiva altri, non ho mai avuto continuità”.
Con te in campo l’Inter ha sempre vinto…
“Non so che pensare però credo che anche ci fossi stato con la Fiorentina l’Inter avrebbe perso comunque. Quella è stata proprio la classica partita storta in cui ti fanno gol ad ogni tiro in porta”.
Cosa rispondi a chi dice che l’Inter è noiosa?
“La gente parla, parla. Se perdi ma pure se vinci ci sarà sempre qualcuno che dice che hai giocato male. A me basta che arrivino i punti, poi gli altri lasciamoli parlare. Sogno di fare all’Inter quello che Shevchenko, il mio idolo, ha fatto al Milano: vincere tutto. Quest’anno abbiamo la squadra per arrivare in Champions, per lo scudetto vediamo. Qui c’è pressione, ma ci sono abituato. Vero, la Premier è un altro mondo: lì va bene anche se perdi, l’importante è che ti vedano dare il 100% in campo”.
Quanto pesa la maglia nerazzurra?
“C’è pressione ma io sono abituato. Al City ce n’era meno: là i tifosi sono molto più tranquilli e se dai il 100% in campo a loro va bene, pure se non vinci”.