Julio Cesar: “Il Mondiale per Club per noi sudamericani era speciale. Sognavo da bambino di poterlo vincere”
L'ex portiere nerazzurro ricorda la finale vinta col Mazembe a dieci anni di distanzaDa buon brasiliano, cresciuto tra l’altro col sogno di vincere un Mondiale per Club, per Julio Cesar sarebbe sicuramente stato più bello giocare quella finale del 2010 in Giappone – come da tradizione – contro una formazione contro l’Internacional. Aver alzato il trofeo più importante al mondo a livello di club ad Abu Dhabi contro il Mazembe, è stato comunque un gran bel risultato per l’ex portiere dell’Inter. Come raccontato sui canali ufficiali del club nerazzurro, nonostante in Europa si dia peso soprattutto alla Champions League, in Sudamerica il Mondiale per Club ha un valore ancor maggiore. A seguire i suoi ricordi su quella finale:
INTER-NAPOLI – “Quando ho avuto l’opportunità di giocare con l’Inter non vincevo tante volte a Napoli. Però ha vinto ieri perché non ero sul campo. Sono felice per la squadra, Inter-Napoli è sempre una bella partita”.
MONDIALE PER CLUB – “Sicuramente ho avuto già tante opportunità per spiegare quanto è importante il Mondiale per Club per noi sudamericani, in Europa non si festeggia tanto. In Europa valorizzano più la Champions, in Sudamerica la Libertadores è un titolo importante. Ma è soprattutto importante perché serve per arrivare a giocare il Mondiale per Club. In squadre c’erano Coutinho, Maicon, Thiago e Lucio, poi Cordoba, Milito, Zanetti e Cucho, noi sapevamo quanto era importante. E’ sempre bello vincere, anche se tutti si aspettavano di giocare contro l’Internacional e non con il Mazembe. Noi abbiamo fatto il nostro, sapevamo di avere l’obbligo di vincere la finale, però la forza di quella squadra era la grande concentrazione, indipendentemente dall’avversario. Speravo di giocarla in Giappone perché da piccolo vedevo sempre le finali e sognavo di giocarla lì, ma è andata bene lo stesso anche ad Abu Dhabi”.
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