Julio Cesar: “Derby? Vince l’Inter 2-1. Che noia la vita da ex calciatore. Futuro? Magari divento procuratore”
Altra intervista per l'ex numero uno nerazzurroGiorni molto frenetici per Julio Cesar che nella settimana che porta al derby è stato occupato in diversi impegni tra interviste e presenze ufficiali come quella di questa mattina a Nyon per i sorteggi di Champions League. L’ex portiere dell’Inter, per ultimo, è stato intervistato in esclusiva sulle pagine di calciomercato.com. Nelle sue parole, il racconto della sua nuova vita dopo aver dato l’addio al calcio giocato ed un pronostico finale sul derby di domenica sera tra Milan e Inter. Ecco tutte le sue dichiarazioni.
DOPO IL RITIRO – “Non la immaginavo così la vita. È un po’ noioso svegliarsi e non avere un posto dove sai che devi andare. Però ci sono anche aspetti positivi, adesso posso spendere tanto del mio tempo con la mia famiglia e posso dire che questo è molto bello”.
RITORNO NEL CALCIO – “Prima di smettere, immaginando il futuro, pensavo di poter svolgere un ruolo amministrativo. Mi vedevo abbastanza portato per cose di questo genere. Adesso invece sto pensando a un futuro da agente, potrei fare il procuratore”.
ADDIO ALL’INTER – “Non l’ho mai vissuta come un’ingiustizia, anche se quando la vivi da calciatore le emozioni che ti investono ti fanno pensare a molte cose. La verità è che bisogna sempre guardare a una società come un’azienda e in quel momento l’Inter doveva pensare a quella che era la scelta migliore per il club. Per me è stata dura perché l’Inter mi ha fatto crescere, ma sono cose che bisogna accettare”.
BRAZAO – “Si, l’ho visto. È un ragazzo molto interessante, ha qualcosa di speciale. Deve essere per forza così quando l’Inter si interessa a un calciatore così giovane”.
INTER DI SPALLETTI – “Non posso giudicare un gruppo che non conosco e che vedo solo dall’esterno. Posso sicuramente dire che il nostro spogliatoio era pieno di gente con enorme carattere, dove tutti potevano esprimere le proprie idee. È stato il confronto costante tra tutte quelle personalità di spicco ci ha portato a vincere quello che abbiamo vinto”.
DERBY – “È una sfida particolare, che inizi a respirare nell’aria diversi giorni prima. È fantastica l’atmosfera, è bello prepararlo. Sono veramente contento di averne giocati tanti e anche vinti molti”.
INCUBO ROSSONERO? – “Devo dire di no perché Shevchenko è andato via subito, Ibrahimovic anche non è rimasto moltissimo. Al Milan non c’erano calciatori che mi hanno creato particolari difficoltà. Era un altro quello che mi segnava sempre. Cristiano Lucarelli. Quando sapeva di dover giocare contro di me preparava le grigliate per la felicità. Era incredibile, l’ho affrontato sia con la maglia del Livorno che con quella del Parma. Mi vedeva nel tunnel e aveva già il sorriso disegnato sul volto, sapeva che mi avrebbe fatto gol. Ma anche Totti era uno che mi faceva gol spesso e volentieri”.
PRONOSTICO – “All’andata sono stato buon profeta, avevo detto a Francesco (Toldo) che avremmo vinto 1-0 ed effettivamente è andata proprio così. Spero di portare la stessa fortuna anche questa volta e dico 2-1 per l’Inter”.
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