Nella giornata di ieri si è tenuto un nuovo appuntamento per le Legends dell’Inter, che hanno vinto un’amichevole in Georgia. Fra i protagonisti anche Julio Cesar, il quale ha difeso la porta nerazzurra e successivamente ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, commentando il momento della squadra di Simone Inzaghi.
PARAGONE CON INTER 2010 – “Niente paragoni, noi eravamo speciali ed è ancora bello ritrovarsi e vestire il nerazzurro tutti insieme. La squadra di oggi ha caratteristiche diverse, ma è speciale a modo suo“.
L’INTER DI OGGI – “Forte e agguerrita. Ho sempre pensato che nel calcio la cosa più bella, importante, quasi magica, sia la fiducia. Fiducia in se stessi e nei compagni. Sentirsi forti tutti insieme e, grazie a questo, esserlo poi in campo. Questa Inter è l’esempio perfetto di cosa significhi ‘fiducia’. Lo vedi nel modo in cui giocano, si cercano, credono in quello che fanno e vincono. Hanno raggiunto uno status che permette di puntare a qualsiasi obiettivo: per lo scudetto il più è fatto e pure la Champions è possibile“.
LA FINALE DI ISTANBUL – “Potrei citare Inzaghi che sta gestendo tutto in una maniera fantastica, ma molto di quello che stiamo vivendo è nato nella finale di Champions. Per tutti il Manchester City avrebbe dovuto stravincere e invece ha rischiato. L’eredità di quella partita è stata importante a prescindere dal risultato: in quel momento tutto il mondo si è accorto di quanto questa Inter sia diventata matura. Prima di tutti, però, se n’è accorta l’Inter stessa: questa convinzione accompagna ora la squadra. In più, ha giocatori forti e funzionali in tutti i ruoli“.
LAUTARO – “Lautaro è uno dei migliori in circolazione. Io penso che la sua maturazione non sia terminata perché ogni anno aggiunge qualcosa, non si accontenta mai. Ora segna sempre, ma a me è piaciuto soprattutto quando la palla non entrava: il modo in cui ha gestito i momenti difficili, nonostante la pressione esterna, è stato davvero da campione. Non è un caso che sia capitano e un punto di riferimento per tutto il mondo Inter: se riesci a raggiungere questo livello in un club così grande, devi essere per forza grande“.
ATLETICO – “L’Inter deve combattere in modo intelligente, senza snaturarsi. Giocare: senza scoprirsi, ma palleggiando e tenendo il controllo come fa quasi sempre. L’Atletico sa fare male anche in ripartenza, ma il rischio maggiore sta paradossalmente nell’1-0 dell’andata. Avere due risultati su tre a volte condiziona psicologicamente, ma questa squadra è saggia, sa gestire questa situazione. Se passa l’Inter? Poi nessuno sarà contento di giocarci contro. Giustamente“.
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