FOCUS – Tra il mercato e la Juventus, sognando la svolta
di Nunzio Corrasco.
Juventus Inter: ennesimo episodio di una rivalità storica
Domenica sera allo Juventus Stadium di Torino andrà in scena il derby d’Italia; per molti tifosi interisti la sfida più attesa della stagione. La settimana di accompagnamento al big-match tra nerazzurri e bianconeri è stata tra le più soporifere degli ultimi anni; tutta l’attenzione della stampa, dei tifosi e dell’ambiente nerazzurro in generale è stata infatti rivolta al mercato e alle molteplici trattative che hanno visto e che vedono impegnata l’Inter. La particolarità più evidente del primo mercato targato Erick Thohir è stata quella di operare quasi esclusivamente negli ultimi giorni o addirittura nelle ultime ore utili, al fine di completare la rosa e mettere a segno quei colpi tanto richiesti da Mazzarri. Con ogni probabilità la tempistica della campagna acquisti nerazzurra non è stata frutto di una decisione ponderata, bensì è stata figlia di una scelta obbligata. L’incapacità o l’impossibilità, dipende dai diversi punti di vista, di operare delle cessioni ed incamerare quel cash da andare poi a reinvestire, ha reso il mercato nerazzurro un mercato necessariamente di attesa. Dare un giudizio della campagna acquisti dell’Inter a più di un giorno dal gong finale sarebbe un errore; in ventiquattro ore molte cose possono cambiare e dunque è preferibile aspettare le 23 di domani sera prima di tracciare un bilancio della prima sessione di calciomercato condotta da Erick Thohir.
Quando il mercato sarà finalmente terminato, l’attenzione di tutti sarà rivolta alla super-sfida contro la Juventus di Antonio Conte e il termometro della tensione tra i tifosi nerazzurri salirà sicuramente a livelli altissimi. Per molti infatti la partita contro la Vecchia Signora non è semplicemente una partita ma è LA partita; poco contano le distanze in classifica, il differente valore tecnico delle due squadre o la mancanza di grandissimi obiettivi stagionali per la Beneamata. Troppo marcata è la rivalità esistente tra le due tifoserie e troppo grande è l’orgoglio da parte di tutti i tifosi nerazzurri nel sentirsi diversi dalla squadra di Torino; diversi nei modi, negli atteggiamenti, nei valori e soprattutto nella storia. La nostra storia non è mai stata macchiata da una retrocessione per comprovati illeciti sportivi. La Beneamata per poter vincere ha sempre dovuto essere nettamente la squadra più forte, ha dovuto macinare record, vincendo contro tutto e contro tutti.
La prossima sfida contro i Campioni d’Italia ci porta ad affrontare nuovamente una questione sempre molto dibattuta: il numero degli scudetti della Juventus. Alla vigilia della gara di andata, nel corso della conferenza stampa di presentazione della sfida, al nostro Mister era stata rivolta la fatidica domanda relativa al numero degli scudetti conquistati dalla Juventus, ed il tecnico toscano aveva risposto: “Lasciamo perdere, gli allenatori devono entrarci il meno possibile in queste cose. Nel calcio ci vuole civiltà e noi dobbiamo tenere gli animi nel modo giusto“. Parole di questo tipo, pronunciate da un dipendente dell’Inter, generano molta delusione; l’augurio di tutti è che il nostro Mister e dunque il nostro “condottiero”, riesca a comprendere che rispettare le sentenze non significa infervorare gli animi, tutt’altro. In un calcio ed in una società che predica civiltà, uno dei presupposti imprescindibili da seguire è sicuramente il rispetto della legge e l’accettazione delle sentenze. Fino a prova contraria i tribunali sportivi italiani hanno sentenziato che gli scudetti della Juventus sono 29 e non 31; questo dovrebbe bastare a Mazzarri e a qualunque altra persona coinvolta nel mondo del calcio o non, per dichiarare con grande serenità che gli scudetti della Juventus sono 29, punto.
Tornando alle cose di campo, non sarà stato certo semplice per Mazzarri riuscire a preparare nel migliore dei modi il big-match contro i bianconeri. Molte sono state le distrazioni provenienti dal mercato, ma la speranza di tutti i tifosi nerazzurri è quella di vedere allo Juventus Stadium una squadra determinata e consapevole dell’importanza del match. Non partiamo certo favoriti, tutt’altro; a volte però partire con gli sfavori del pronostico può essere un vantaggio. Non abbiamo quasi nulla da perdere e tutto da guadagnare; concediamoci queste ultime ventiquattro ore sognando l’arrivo di campioni che possano dare una svolta a questa stagione, voliamo con la fantasia come solo il calciomercato consente di fare, pronti poi a stringerci attorno alla squadra quando questa campagna acquisti sarà chiusa. Probabilmente per essere fiduciosi in vista di domenica sera bisognerà dotarsi di molto fantasia, ma a volte si sa: la realtà è più fantastica della fantasia.