A pochi minuti dal termine di Juventus-Inter, l’allenatore Simone Inzaghi si è fermato ai microfoni di DAZN per commentare il risultato del match: “E’ una tappa fondamentale, in questo momento siamo a rincorrere Milan e Napoli. Pressione poca, sono più avanti di quello che pensassi con la squadra, coi risultati e coi trofei. Sono mancati i risultati nelle ultime partite, abbiamo avuto fuori giocatori importanti”.
“Si parlava di moduli sbagliati ed altre cose, ma stasera era una tappa fondamentale. I favoriti sono altri, magari diranno che lo è ancora l’Inter. Ma io ricordo cosa si diceva all’inizio, l’Inter allo Stadium non vinceva da dieci anni. Non abbiamo fatto nulla, ma ci siamo avvicinati a Napoli e Milan”.
“Ho un contratto di due anni che la società mi ha già chiesto di prolungare. Io ho chiesto di aspettare fino alla fine, perché bisogna avere i risultati quotidiani. Sette mesi sono stati offuscati dai pareggio con Genoa, Fiorentina e Torino. Ma sento la fiducia della società, dei calciatori e dei tifosi. Abbiamo fatto talmente divertire per sette mesi che poi qualche critica è venuta fuori”.
“Siamo nel calcio da 30 anni e capiamo quali critiche sono costruttive e quali sono create ad arte. Rigore c’era, era già gol sulla ribattuta e non doveva essere ribattuto. Io all’andata ho lanciato la casacca, sono stato espulso e non ho detto niente. Difficoltà poche, nel primo tempo ricordo la traversa in cui era fallo netto su Handanovic. Nel secondo tempo i ragazzi si sono messi dietro e i miei ragazzi hanno concesso poco alla Juve che è una grande squadra”.
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