Juventus-Inter, Spalletti: “Ci arriviamo nei migliore dei modi a questa partita. Nainggolan rimane a casa”
L’allenatore nerazzurro ha incontrato i giornalisti alla vigilia del big match della quindicesima giornata di campionatoQuella di domani sera non è una partita qualunque. E’ la partita delle partite. E’ quasi tutto pronto per il derby d’Italia che si giocherà domani all’Allianz Stadium di Torino tra Juventus e Inter. La squadra nerazzurra è chiamata ad una grande prova di forza prima del delicato impegno europeo casalingo in programma martedì sera contro il Psv. Prima, però, il tradizionale appuntamento con la conferenza stampa di presentazione dell’incontro con Spalletti che ha risposto alle domande dei giornalisti presso il centro sportivo Suning di Appiano Gentile.
Il tecnico nerazzurro si è concesso prima ai microfoni di Inter Tv come di consueto: “La squadra arriva bene a questa partita, dalle nostre analisi post partita siamo in condizione fisica e mentale giusta. Questa diventa poi una partita difficile perché loro possono giocarla avendo quel margine di differenza senza tensioni mentre noi dovremo provare a colmare questa distanza in classifica. Tutte le partite ci danno delle notizie sulle quali andare a lavorare, dopo Roma posso dire che la squadra ha giocato bene e può essere orgogliosa di quello che sta facendo, se riesce a metterci un po’ più di attenzione può addirittura rasentare la perfezione. La Juve non sempre ha vinto andando a dominare la partita, è una squadra che in alcuni momenti sa sfruttare l’episodio, forte nella mentalità, hanno in tutti i reparti un leader che può determinare la giocata decisiva. Dobbiamo giocarla con grande coraggio e determinazione, convinti. L’essenziale è arrivare al nostro obiettivo supportati da prestazioni importanti, portando a casa il premio giornaliero che ti mette a disposizione anche il singolo allenamento e credere che tutto sia possibile perché siamo una squadra di livello”.
La crescita nerazzurra e le aspettative: “Noi ci presenteremo comunque per vincere contro ogni squadra. Mi porto dietro più certezze perché ho a disposizione una squadra in continua crescita. Ultimamente abbiamo fatto delle buone gare, manca ancora qualche attenzione in qualche momento particolare di partita ma siamo un’ottima squadra sia per come è costruita sia per il modo di interpretare la partita”.
La posta in palio: “Si gioca molto per quanto riguarda la stagione. Però poi dobbiamo farlo passo dopo passo, in maniera corretta. Se tu fai il primo passo intenso e preciso, viene poi bene quello successivo. E’ l’addizione di questi passi che poi riuscirà a dare una collocazione giusta all’Inter”.
La lotta scudetto: “Per quanto mi riguarda non è finita quando perdi una partita, ma quando non ci provi convinto di arrivare a un obiettivo ben preciso. E’ chiaro che c’è una distanza importante in classifica. Diventa difficile andarli ad acchiappare. Questa è la brutta notizia. Poi c’è la bella notizia. Dipende da noi poter accorciare questa distanza”.
I paragoni con le stagioni precedenti: “La Juventus è una squadra che ogni anno va a tentare di metterci quei calciatori dentro che possono fare ancora di più la differenza rispetto all’anno precedente. Quando ero a Roma, la Juventus venne a prenderci Pjanic che era il giocatore più forte insieme a De Rossi per il gioco di squadra della Roma. L’anno scorso è venuta a prenderci Cancelo. E’ andata a Napoli e ha preso Higuain. Sono dettagli importanti per una crescita verticale di una squadra. Ha messo quest’anno dentro uno come Cristiano Ronaldo. E’ quella la sostanza della differenza. Noi abbiamo fatto il nostro percorso.uello che dicevo ai nostri giocatori nelle nostre analisi è che loro sono dentro un comportamento corretto e un modo professionistico di fare che è giusto per andare avanti e portare a casa i nostri obiettivi, che sono tutti lì davanti. Dobbiamo però giocare queste partite in cui bisogna giocare con personalità e carattere. Quel che ho visto nelle ultime partite è un segnale importante. Ho visto giocare la gara contro avversari e dei momenti di gara dove non conta tanto chi c’è davanti. Se giochi così tutti possono soffrire davanti a te”.
Gli indisponibili: “Nainggolan e Dalbert rimangono fuori perché non ce la fanno a recuperare questa partita. Sono migliorati ma hanno bisogno di altro tempo”.
Tutta l’Italia tiferà Inter: “Non mi fa effetto e non mi dà alcun vantaggio questa approvazione. Mi fanno effetto i sentimenti dei nostri tifosi. Il desiderio dei tifosi. Ce lo porteremo in campo. Saremo imbottiti da quei sentimenti e ce li porteremo sotto la maglietta”.
Cristiano Ronaldo: “La Juventus non è solo Cristiano Ronaldo, ci sono tanti grandi giocatori in altri reparti. C’è Chiellini, uno di quei giocatori fenomenali. Per avere una sintesi di quello che è basta vedere i 5′ di Juventus-Spal, sul 2-0. Basta vedere il suo atteggiamento e ci si rende conto che è il reparto, lo fa da solo. Sono gli altri che lo completano. Ha una mentalità, una forza, una professionalità. Ne ha molti di questi calciatori, come li abbiamo noi. Diventa fondamentale il collettivo, la squadra ti può salvare sempre perché se sei dipendente dal calciatori e quel calciatore non la gioca quello che ti porta in fondo è la squadra e noi siamo forti”.
Una sfida che dirà molto: “Questi sono i banchi di prova dove effettivamente ci si può vedere se uno è pronto o no. Sono dei veri e propri collaudi per capire se puoi viaggiare forte e puoi fare risultati con chiunque. Loro hanno potenzialità, forza, questa mentalità che ormai fa parte dei giocatori. Mi sono dimenticato prima di Pjanic. Bisogna essere al loro livello, senza andare a pensare quale sarà la loro mossa. Non bisogna pensare a quella che sarà la loro mossa senza limitarsi nel comportamento”.
L’Inter può fermare l’egemonia bianconera: “Il Napoli ci è andato vicino lo scorso anno, è mancato un risultato o due. Quest’anno sono andati ancora più avanti. Noi che inseguiamo abbiamo perso qualche punto, la Juventus ci ha messo ancora di più. Prima c’era meno distanza ma era forse più evidente ci fossero passi avanti da fare. Ora sono uguali ma si sta alzando il livello di gioco e questo può far diminuire le differenze“.
I punti deboli della Juventus: “Qualsiasi cosa dico può sembrare presunzione visto i punti che ci separano. Però l’essere squadra in maniera continuativa è quel che può mettere in difficoltà la Juventus. Se riusciremo a prendere campo ed essere un blocco squadra per 90′, togliendo spazio per pensare alle giocate, gli possiamo creare dei problemi. Altrimenti loro hanno vinto dominando e sapendo soffrire, non sempre hanno avuto lo stesso comportamento. La portano in fondo avendo più comportamenti. Non è sempre quel timbro di Juventus, è quell’undici forte individualmente che porta a casa il vantaggio da tutte le soluzioni. Lo dice anche Allegri, in questo c’è la sua gestione. La tecnica in quel contesto fa poi uscire dalle situazioni difficili e porta il vantaggio dall’episodio. Dobbiamo essere bravi a giocare con blocco squadra, coraggio, personalità. Già che ci siamo teniamo sotto controllo gli specchietti retrovisori che sono importanti anche quelli”.
L’interismo spiegato da Spalletti a Marotta: “Mi aveva dato nell’occhio una frase di Inter Campus: noi siamo fratelli del mondo. Sono andato a informarmi e l’origine è nell’atto costitutivo dell’Inter del 1908. ‘Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo’. Secondo me l’interismo è un po’ quello, guardare il cielo e verso il mondo. E Marotta è uno di quelli che è già proiettato per la sua provenienza e la sua carriera verso questo guardare in maniera profonda e distante”.
Tutte le news in tempo reale: iscriviti al canale telegram di Passioneinter.com
VIDEO – Lady Lautaro, tuffo hot e fisico strabiliante: il web impazza per lei