Juventus-Inter, le PAGELLE: Skriniar fa il gigante, Brozovic è ossigeno puro
I voti dei giocatori nerazzurriHANDANOVIC 5.5 – Subito un errore in avvio in uscita su una palla alta, per sua fortuna Chiellini è poco lucido e la grande chance si infrange sulla traversa. Nel secondo tempo fa prendere un grande spavento anche nella gestione coi piedi con un passaggio da brividi. Il salvataggio su Zakaria è comunque notevole e mette una ‘pezza’ alla sua prestazione.
D’AMBROSIO 7 – Partita di grande cuore, su Morata prima e su Kean poi, sempre pronto a fare la guerra sui palloni aerei. Ad una gara così generosa non si può non dare un voto alto.
SKRINIAR 7.5 – A uomo su Vlahovic, il calciatore più pericoloso degli avversari. E gioca un partitone, mettendo fisico e attenzione per contrastare la potenza e l’imprevedibilità del serbo. Riceve un giallo molto generoso in occasione delle proteste sul primo rigore calciato da Calhanoglu. Il migliore tra i nerazzurri in una serata da cuori forti.
BASTONI 6 – Inizia bene la sua partita, sebbene sulla sua fascia si alternino pericolosamente Cuadrado e Dybala. Ma una palla persa e regalata proprio al colombiano all’altezza della bandierina rischia di rovinare la sua gara. Nel terzetto di difesa è quello che mostra maggiore fragilità.
DUMFRIES 6.5 – L’olandese va a fiammate, ma quando si accende sembra incontenibile sulla corsia destra. Bravo a crederci in occasione dell’azione che porta al calcio di rigore. (59′ DARMIAN 6 – Inzaghi lo mette nella mischia per compattare la fase difensiva della sua Inter e lui non tradisce.)
BARELLA 6 – Che non sia ancora in una grande condizione lo si capisce dai tanti duelli persi contro un Rabiot in serata. Il francese dimostra una scioltezza di gamba che in questo momento l’italiano purtroppo non ha. Meglio nella ripresa in cui fa venir fuori tutta la sua grinta.
BROZOVIC 7 – Non è affatto vero che Brozo in questa Inter sia molto importante, perché vedendolo giocare a centrocampo probabilmente è anche qualcosa in più. Interdizione impressionante del croato che recupera una quantità infinita di palloni, corsa e lettura da vero leader. Non prende benissimo il cambio, ma rientrava da un infortunio delicato. (78′ GAGLIARDINI S.V.)
CALHANOGLU 6.5 – L’avvio di gara è piuttosto appannato, contro un centrocampo della Juve che non sembra proprio irresistibile ma che riesce comunque a far meglio rispetto a quello nerazzurro. Poi il rigore, sbaglia, ma si ripete, e quindi alla seconda opportunità l’esecuzione è perfetta. (78′ VIDAL S.V.)
PERISIC 6.5 – Il duello Perisic-Cuadrado ha fatto storia negli ultimi derby d’Italia e anche stasera i riflettori sono puntati sulla loro fascia. Meno propositivo di altre volte, ma la fase difensiva dà equilibrio alla squadra e un aiuto prezioso ad un Bastoni in difficoltà. Tra gli imprescindibili di questa squadra: il rinnovo è d’obbligo.
DZEKO 5.5 – Rispetto ad altre occasioni stasera cerca di spaziare meno per il campo e di giocare più vicino a Lautaro, ma l’intesa non è delle migliori. Cresce nel secondo tempo, ma fatica ad entrare all’interno di una partita che gli richiede solo sacrificio. (90’+1 GOSENS S.V.)
LAUTARO 5 – Dopo 100 secondi è già ammonito per una gamba troppo alta che stende Locatelli. Poi altri due falli in ripetizione e poca roba in attacco: impossibile non pensare che la sua partita non sia stata condizionata dal giallo iniziale. (59′ CORREA 6 – Con il Tucu in campo la squadra si fa leggermente più pericolosa. Non è molto, ma per stasera basta.)
INZAGHI 6.5 – Un’Inter quasi ‘contiana’, tutta raccolta in difesa in onore del risultato finale. A livello di gioco è probabilmente una delle peggiori partite giocate dalla formazione nerazzurra in questa stagione, ma i tre punti conquistati al triplice fischio del derby d’Italia danno ragione all’allenatore piacentino che scaccia via critiche e cattiverie sul suo futuro. Inzaghi lascia che sia la Juve a fare la partita, prendendo forse spunto dall’atteggiamento tattico mostrato dal Villarreal poche settimane in Champions che valse la sconfitta di bianconeri allo Stadium e il mancato approdo ai quarti. L’Inter, dopo dieci anni, torna a vincere a Torino.