Keita: “La maglia dell’Inter non è per tutti. Prestazioni non convincenti? La gente si focalizza troppo sui numeri”
In 12 presenze in Serie a, Keita è riuscito a sbloccarsi con l'Inter nell'ultima gara contro il FrosinoneGrazie ai primi due squilli stagionali arrivati contro il Frosinone, Keita sembra essersi rilanciato dopo i primi mesi in chiaro/scuro tra i ranghi nerazzurri. Il big match di domenica sarà una sorta di derby per il senegalese ex Lazio e la condizione non ottimale di Perisic, reduce da qualche giro a vuoto, potrebbe favorire proprio l’esterno arrivato quest’estate dal Monaco.
Lo stesso Keita è stato intervistato da Sky Sport: “È stata una emozione forte segnare il primo gol in casa – ha detto il calciatore – davanti ai nostri tifosi. Lo aspettavo da tempo, ho lavorato perché accadesse ma è solo l’inizio. Devo fare tanto di più per migliorare e per la squadra”.
“L’Inter è una grandissima società e la maglietta – prosegue Keita – dell’Inter non è per tutti, ha storia e un peso importante, San Siro è uno degli stadi migliori al mondo perciò sono fiero di giocare all’Inter. È molto importante soprattutto per noi giovani che Spalletti consideri tutti titolari, dobbiamo sempre essere tutti pronti. A tutti piace giocare ma bisogna lavorare e aspettare il proprio momento. La gente si focalizza un po’ troppo sui numeri, il mio obiettivo per la stagione è dare il massimo nell’impegno e nel gioco, aiutare i compagni. I gol e gli assist poi nel caso vengono di conseguenza”.
Successivamente, nell’intervista si passa in rassegna la sfida tra giovani con Keita e Shick protagonisti: “Essere giovani in una grande squadra prevede un periodo di adattamento, io sono arrivato giovanissimo alla Lazio e ci ho messo tempo a trovare i miei spazi, giocando anche con grandi campioni come Klose. A 18 anni giochi senza pensieri, poi si matura. Schick ha qualità, è un bravo giocatore e deve rimanere forte di testa. Mi farà un effetto un po’ strano ritrovare la Roma non da giocatore della Lazio, ma sarà un piccolo derby per me. Noi siamo un gruppo forte e compatto con le idee chiare, dentro lo spogliatoio. È giusto sentirci così perché siamo una bella squadra e lotteremo in campionato”.
Altro tema di stretta attualità è l’analisi della sconfitta londinese: “Abbiamo fatto la partita anche se alla fine l’abbiamo persa, essere ancora in corsa in un girone del genere è un bene, daremo tutto contro il PSV e vedremo. Contro la Juventus? Sono partite che tutti vogliono giocare, anche loro non saranno contenti di affrontarci”.
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