Probabilmente non cambierà il suo futuro in nerazzurro (destinato a resistere ancora per poco), ma perlomeno, ecco, potrebbe stare a indicare come in una squadra che vinca – come si candida a essere, per esempio, l’Inter di quest’anno – le riserve e i titolarissimi svolgano ruoli complementari, entrambi imprescindibili: e quello di Aleksandar Kolarov, in nerazzurro, è certamente un ruolo di riserva, anche se il minutaggio, in uno spogliatoio, non sta a significare propriamente tutto.
Come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, infatti, nonostante uno scarso impiego del difensore serbo in stagione (e nonostante delle prestazioni che, in verità, non hanno mai entusiasmato), l’apporto di Kolarov ai successi stagionali sin qui conseguiti dall’Inter è valutato comunque positivamente dalla società: l’ex Roma e Manchester City ha esperienza, ha vinto, ha giocato in campo internazionale. Sono fattori che – nell’economia di una stagione, tra spogliatoio e quotidiano allenamento – finiscono per incidere sulla mentalità e sulla crescita dei più giovani. E se questo non dovesse incidere sul suo futuro all’Inter, beh, l’apporto di Kolarov da uomo-spogliatoio potrebbe incidere perlomeno sul futuro dell’Inter.
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