La FifPro sta dalla parte di Sneijder: “L’Inter lo sta ricattando”
“Un ricatto”. Così ha definito la situazione di Wesley Sneijder all’Inter in questo momento FifPro, ossia l’Associazione Internazionale dei giocatori, che con un comunicato ufficiale condanna il trattamento dell’Inter al centrocampista che come ben sappiamo ha scelto di proporre all’olandese una modifica del contratto che prevede un prolungamento fino al 2016 per spalmare l’ingaggio che è di sei milioni. Ecco il comunicato riportato da Repubblica.it con cui la FifPro accusa anche gli altri club che si comportano con i propri tesserati come sta facendo l’Inter con Sneijder:
”I due esempi più lampanti al momento sono quelli di Wesley Sneijder (Inter) e Fernando Llorente (Athletic Bilbao, Spagna). Il contratto di Sneijder scade nel 2015, l’Inter ha chiesto all’olandese di prolungare fino al 2016 per lo stesso ingaggio complessivo. In altre parole, gli ha chiesto di lavorare un anno in più senza essere pagato. Sneijder ha rifiutato e da allora il tecnico Andrea Stramaccioni lo ha tenuto fuori. ‘Queste situazioni erano eccezioni una volta. Ora, purtroppo, vediamo che tali comportamenti vengono adottati in tutti i paesi d’Europa’, dice Theo van Seggelen, segretario generale del sindacato, all’emittente olandese NOS Radio. ‘I club dicono che i giocatori devono rispettare i contratti. Perché, però, non dovrebbe valere anche il contrario? Sneijder non ha puntato una pistola alla testa dei dirigenti dell’Inter per costringerli a firmare quel contratto. Il club ha fatto un’offerta pienamente consapevole. Il modo in cui vengono gestiti i contratti è un disastro anche per la Fifa e per la Uefa. Si vincono le partite con i migliori giocatori, ma sembra che il calcio sia sempre più un business. Il pallone sta scivolando in secondo piano e questo è inaccettabile. Non capisco quale beneficio possa portare, ad un club, l’esclusione di un giocatore. Si danneggia la carriera dell’atleta. E poi? Che vantaggio si ha? Il sindacato comprende che in un periodo di crisi economica le società vogliano ridurre gli ingaggi. Ma se si vuole offrire un contratto più basso, si deve fare alla scadenza di quello in vigore'”.