La gioia di Kovacic: “Felice di essere all’Inter, spero di diventare un grandissimo giocatore”
Dopo un’ottima settimana con la maglia della Croazia Under 21, Mateo Kovacic, il talento croato dell’Inter, è tornato a disposizione di Mazzarri per preparare al meglio la gara di domenica contro il Torino. Prima di rientrare a Milano però, il centrocampista 19enne, ha rilasciato una lunga intervista al sito dnevnik.hr in cui ha parlato di tanti temi riguardanti i suoi primi 10 mesi in nerazzurro. Queste le sue prime parole: “Quando sono arrivato all’Inter mi è servito un po’ di tempo per ambientarmi, ma grazie a Dio, gli altri calciatori e l’allenatore (Stramaccioni n.d.r) mi hanno accolto subito bene. Adesso il futuro dipende solo da me, dovrò essere bravo e lavorare duro perchè solo così andrà tutto bene. Ricordo bene il giorno del mio esordio, è stata una bella sensazione ma non è stato poi così diverso dal passato: per me il campo è sempre il campo, non importa in quale ti trovi perchè devi sempre dare il massimo. Poi ovviamente la prima volta ero un pò emozionato ma adesso è diventato tutto normale?. L’attenzione del talento croato si è poi spostata sui suoi compagni di squadra e ha parlato di quelli con cui parla più spesso e di chi più di tutti lo ha impressionato nei primi mesi in nerazzurro: “Ho legato più di tutti, anche per motivi di lingua, con Handanovic e Kuzmanovic, che sono dalle mie parti. Però ormai parlo tranquillamente anche con gli altri che siano essi argentini, brasiliani o italiani. Il calciatore che più mi ha impressionato è il nostro capitano Zanetti, che corre come un ragazzino e sembra non sentire l’età. Poi fuori dall’Inter adoro Modric, che nonostante il passaggio al Real Madrid è rimasto sempre un ragazzo con i piedi per terra”. Kovacic spende qualche parola anche per la notorietà che il passaggio all’Inter gli ha regalato e parla con sincerità di quelli che sono i suoi obiettivi per il futuro: “Noi calciatori non siamo poi così diversi degli altri, alla fine abbiamo una vita come tutti, comunichiamo con la gente che conosciamo fin da piccoli e ogni giorno conosciamo persone nuove. Trovare un amico vero non è mai semplice ma io ho la fortuna di averne. Non saprei dire come mi vedo tra 10 anni e sinceramente non guardo così lontano. L’Inter è arrivata all’improvviso, ho solo19 anni e quando ho firmato ne avevo 18. Non me l’aspettavo, e penso nemmeno la Dinamo. La cosa che spero, invece, è quella di diventare un grandissimo calciatore. Inoltre ho il desiderio di avere una famiglia tutta mia, perché il calcio non è tutto”. Infine in chiusura il centrocampista parla di quella personalità e maturità che dimostra in campo nonostante la giovane età e di ciò che lo emoziona a fine partita con l’adrenalina ancora in corpo: “Io sono stato sempre lo stesso alla Dinamo come all’Inter. I miei genitori mi hanno insegnato a vivere in maniera indipendente e li ringrazio per questo. Hanno sempre creduto in me e anche grazie a questo mi hanno lasciato vivere da solo in Croazia per farci l’abitudine. Loro, invece, sono tornati con le mie due sorelle in Austria, dove volendo avrei potuto vivere anch’io una vita migliore e più agiata. A fine partita al telefono, che uso poco, non parlo così tanto di calcio, perchè preferisco analizzarlo da solo o con l’allenatore”. Segui @antocarboni91