E’ stata una nuova battuta d’arresto inattesa quella in cui è incappata l’Inter ieri sera nel derby d’Italia contro la Juventus. Dopo un buon primo tempo giocato ma con tante occasioni sprecate, la squadra di Simone Inzaghi è stata praticamente inconsistente nel corso del secondo tempo e non ha saputo più reagire una volta incassata la rete dello svantaggio.
Analizzando l’incontro dal punto di vista arbitrale, invece, la partita del direttore di gara Mariani non è stata certo impeccabile. Nonostante non ci siano stati dei veri e propri episodi polemici, a far discutere è stata la gestione dei cartellini utilizzata dall’arbitro nel corso dell’incontro. Nello specifico, ad esempio, sono mancate ben quattro ammonizioni ai calciatori di Thiago Motta.
Questa la moviola di questa mattina de La Gazzetta dello Sport: “Se è vero che un pestone (punta o collo del piede c’è rischio-incolumità) è da giallo, già al 3’ Kolo Muani andava ammonito su Barella. Al 20’, su occasione doppia della Juve, Nico addomestica la palla in corsa col braccio sinistro. Al 40’, Conceiçao blocca in volata Dumfries: era azione potenzialmente pericolosa, quindi da giallo. Al 46’, niente braccio in area di Gatti: vede bene. Ripresa: McKennie ha lo sguardo orizzontale, il suo piede si appoggia (non violento) sulla caviglia di Bastoni, il Var scarta il rosso ma il giallo (Mariani è a un metro) era da mostrare. Al 9’ st, Weah su Dimarco in fuga: 4° giallo mancante”.
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