La Repubblica – Inter e Milan, addio al Meazza: pronto progetto più innovativo d’Europa. Stadio da 60mila posti e…
L'indiscrezione sul nuovo stadio costruito in comune accordo dai due clubMettendo da parte solo per un momento la spietata lotta che con ogni probabilità vedrà Inter e Milan protagoniste per la corsa al terzo posto, ritorniamo a parlare di una questione che sta molto a cuore ai due club: il nuovo stadio. Questa mattina, infatti, la Reppublica ha pubblicato nell’edizione odierna un’indiscrezione clamorosa che riguarda il futuro del G. Meazza. Secondo il quotidiano generalista, le due società avrebbero già dettato le linee guida del progetto per il nuovo stadio, da presentare ufficialmente entro l’estate per l’inaugurazione entro il 2023. Il via libera del consiglio comunale alla variante al Pgt, per la realizzazione di nuove strutture sportive e ricreative e centri commerciali, segna l’addio virtuale al Meazza.
I due club hanno già raggiunto l’accordo sulla gestione condivisa del nuovo stadio, si attende solamente la decisione ufficiale che in un secondo momento verrà comunicata anche a Palazzo Marino. Manca ancora la risposta dell’Inter alla rottamazione del Giuseppe Meazza, con il Milan che ha già invece comunicato di sposare in pieno il progetto di un nuovo stadio. Se passerà l’idea dei rossoneri , verrà edificato sull’area comunale degli attuali parcheggi, in concessione per 99 anni alle due società, che si accolleranno la demolizione. Il progetto sarebbe il più innovativo d’Europa. Una delegazione dei rispettivi vertici societari, capitanata dai due amministratori delegati Ivan Gazidis e Alessandro Antonello, nei giorni scorsi è stata negli Usa, accompagnata dai consulenti per la copertura finanziaria dell’operazione, della Goldman Sachs. Sono indicativi gli stadi ultramoderni visitati.
Il nuovo stadio avrà una capienza da 60mila posti, con visuale ravvicinata rispetto ai 3 anelli odierni da 80mila. Prato e primo anello verrebbero interrati, per limitare l’impatto anche sul quartiere. La decisione di costruire ex novo eviterebbe i lavori durante la stagione, la capienza ridotta, i problemi di sicurezza, l’interruzione delle opere. Mentre nascerà il nuovo San Siro, si continuerà a giocare nel vecchio. La capienza di 60mila spettatori rispetta i requisiti per le finali Uefa. Gli ingressi saranno separati per le due squadre, secondo il concetto modulare: skybox e parti per l’intrattenimento modellate in base a quale squadra gioca e alle esigenze di sponsor o di eventi collaterali.
Secondo quanto riferito da la Reppublica, se a Milano verranno assegnate in tandem con Cortina le Olimpiadi invernali del 2026, la cerimonia inaugurale si terrà proprio a San Siro. Inter e Milan dovrebbero a quel punto trasferirvi sedi e rispettivi musei. È previsto inoltre un palazzetto per eventi sportivi e concerti: da 5mila posti, perché a Milano, in aggiunta al Forum, si progetta un altro impianto da 20-25mila posti a Rogoredo, se la città ottenesse le Olimpiadi. Il centro commerciale è stato appena sdoganato dalla suddetta variante al Prt, per l’affitto a negozi ufficiali, bar e ristoranti. Restano alcuni nodi urbanistici. I club chiedevano di aumentare la volumetria in altezza, per ora non c’è il via libera. Né è possibile intervenire sull’ex galoppatoio del trotto, protetto da vincoli delle Belle Arti. Solo in caso di acquisto, Milan e Inter potrebbero presentare un progetto.
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