La TOP 10 degli acquisti invernali nerazzurri, quando Babbo Natale indovina il regalo

LA TOP 10 Il mercato invernale è alle porte e la nostra redazione ha deciso di riassumere in questa gallery i migliori acquisti invernali dal 1995 ad oggi. Calciatori arrivati come promesse e rimaste tali, campioni destinati a restare per sempre nel firmamento nerazzurro ma anche giocatori che poi si sono realizzati altrove. → SCORRI LE SCHEDE PER VEDERE LA TOP 10 Paulo Sousa Attuale tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa approda a Milano nel gennaio del 1998 dal Borussia di Dortmund per 13,2 miliardi di lire. Indossò la maglia del biscione fino al 2000. Diego Pablo Simeone, Clarence Seedorf e Paulo Sousa. Nwankwo Kanu Acquistato dall'Inter nel 1996 il nigeriano Kanu arriva dall'Ajax per 8 miliardi di lire, passeranno però quasi due anni prima di vederlo in campo con la maglia nerazzurra: durante le prime visite mediche di routine infatti gli viene diagnosticata una disfunzione cardiaca congenita, la sua carriera sembrava volta al termine ma Massimo Moratti, anziché risolvere il contratto del nigeriano per inadempienza dei lancieri, pagò di tasca propria il delicato intervento chirurgico per la sostituzione di una valvola ortica. Nel 1999 verrà ceduto all'Arsenal. Il nigeriano Kanu con la seconda maglia nerazzurra 97/98 Ivan Cordoba Nel gennaio 2000 dal San Lorenzo arriva Ivan Ramiro Cordoba, acquistato per 14 milioni di euro. Il 6 gennaio 2000, in un freddo Inter-Perugia 5-0, "Cafè Colombia" fa il suo esordio con la maglia dell'Inter. Nel 2002 è stato vicino al passaggio al Real Madrid insieme a Ronaldo ma l'affare è saltato perché Cordoba è voluto rimanere all'Inter dove ha vinto 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, una Champions League e un Mondiale per Club, mettendo a segno 18 reti. Uno dei tanti tackle di Ivan Ramiro Cordoba Clarence Seedorf L'unico calciatore ad aver vinto la Champions League con tre squadre diverse arriva a Milano nel gennaio 2009 ed esordisce proprio con Cordoba in quel sonoro 5 a zero rifilato al Perugia (Seedorf firmò proprio il gol del 5-0). Nel periodo all'Inter i suoi allenatori Lippi, Tardelli e Cuper lo impiegarono fuori ruolo come esterno di centrocampo. Del Seedorf nerazzurro ricorderemo la doppietta messa a segno contro la Juventus nel 9 marzo 2002. La stessa estate, dopo lo scudetto perso in quel fatidico 5 maggio, Seedorf passerà al Milan in cambio di Francesco Coco in uno dei peggiori scambi fatti tra nerazzurri e rossoneri. Il tocco di palla dell'olandese Clarence Seedorf Adriano Era il gennaio 2004 quando l'Inter decise di acquisire a titolo definitivo dal Parma l'altra metà del cartellino di Adriano Leite Ribeiro, uno degli attaccanti più forti visti a Milano con la maglia nerazzurra. La lunga militanza del brasiliano nella squadra nerazzurra termina ufficialmente dopo 8 anni, con 177 partite ufficiali e 74 reti, il 26 aprile 2009, giorno della risoluzione consensuale del contratto con il giocatore. Durante la sua permanenza a Milano, Adriano finì nel mirino delle pubblicazioni della stampa scandalistica che attribuiva all'Imperatore problemi legati al frequente abuso di alcol e alla vita notturna. Lo stesso Adriano dichiarerà di aver sofferto di un disturbo depressivo accentuatosi dopo la morte del padre. L'esultanza dell'imperatore dopo il gol nel Derby della Madonnina numero 194 Stankovic Nel gennaio 2004, dalla Lazio arriva a Milano il serbo Dejan Stankovic: giocatore polifunzionale in grado di ricoprire il ruolo di centrocampista centrale, trequartista, mediano o esterno, noto per le grandi capacità balistiche. L'uomo chiave del primo vittorioso ciclo di Roberto Mancini, dove il Drago gioca da trequartista, con l'arrivo di Mourinho sembra essere messo in disparte ma nonostante qualche panchina di troppo, il serbo risulterà pedina importantissima per la conquista del Triplete. Indimenticabili le prodezze balistiche di Dejan che fulminò dalla distanza i portieri rossoneri Dida e Storari, Marco Amelia e un certo Manuel Neuer, freddato dal cerchio di centrocampo in un beffardo Inter-Schalke 04 2-5. Disputa l'ultima gara in nerazzurro (la numero 326) il 10 marzo 2013, contro il Bologna. A muso duro. Dejan Stankovic avverte Nedved, l'ex compagno laziale in forza alla Juventus Julio Cesar Nel gennaio 2005 venne acquistato dall'Inter che decise di cederlo in prestito al Chievo avendo già raggiunto il limite di extracomunitari in rosa. Passa sei mesi a Verona tra campi di allenamento e tribuna in quanto terzo portiere alle spalle dei navigati Marchegiani e Marcon. Con i clivensi riuscì a collezionare solo tre panchine. Torna a Milano nell'estate dello stesso anno soffiando il posto da titolare a Francesco Toldo tra l'incredulità dei tifosi nerazzurri. Julio Cesar diventerà il portiere nerazzurro più forte di sempre grazie anche a salvataggi come quello nella semifinale del Camp Nou su Messi che vi riproponiamo nel video qui sotto. Pandev Nell'estate del 2001, l'Inter sborsa 250 mila € per portare nella Primavera campione d'Italia di Corrado Verdelli il giovane Goran Pandev. Abbiamo scelto di inserire in questa TOP 10 il macedone perchè è proprio nel mercato invernale della stagione 2010-2011 che Pandev diventò un grande acquisto per i nerazzurri. Dopo i dissidi con Lotito, che costarono a Pandev una sosta forzata e numerosi procedimenti legali, il macedone riesce a svincolarsi per saltar sul treno dell'Inter di Mourinho in viaggio verso Madrid. Negli occhi dei nerazzurri rimarrà sempre quella punizione che condannò il Milan nel derby numero 203. La punizione di Goran Pandev che impietrì Nelson Dida nel derby di Milano. Pazzini Dopo un blitz di mercato inaspettato, il 28 gennaio 2011 Giampaolo Pazzini passa dalla Sampdoria all'Inter per 12 milioni di euro e il cartellino del francese Biabiany. Il giocatore toscano firma un contratto quadriennale fino al 2015 e in occasione del suo esordio in maglia nerazzurra nel match contro il Palermo, realizza una doppietta e procura un rigore firmando così la vittoria finale in rimonta per 3-2. Nell'estate 2012, dopo il ritiro a Pinzolo dove il Pazzo si dimostra voglioso di rimanere all'Inter, viene ufficializzato il suo trasferimento al Milan nell'ambito dello scambio che ha portato Antonio Cassano ad Appiano, più un conguaglio di 7,5 milioni in favore dei nerazzurri. L'esultanza marchio di fabbrica di Giampaolo Pazzini Brozović Il 26 gennaio dell'anno che volge al termine, Marcelo Brozovic arriva all'Inter con un prestito biennale con obbligo di riscatto (8 milioni più 2 di bonus) scegliendo la maglia numero 77. Esordisce in Serie A il 1º febbraio nella sconfitta per 3-1 contro il Sassuolo, diventando il 900° calciatore ad indossare la maglia nerazzurra. Dopo i primi 6 mesi di studio del campionato, Brozo inizia come meglio non si può la stagione successiva visto che il tecnico Mancini gli affida spesso la maglia da titolare e lui ricambia segnando prima con il Frosinone, poi con Cagliari e Udinese mettendo a segno due eurogol in fotocopia. Fondatore dell'EpicBrozo (guarda qui la gallery), posizione particolare che Marcelo assume nei suoi autoscatti, il giocatore croato è già richiesto da moltissime società di Premier League.

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