La Vecchia Signora s’è rifatta il look
E arrivò il momento di Inter-Juventus, inutile nascondersi, non è una partita come le altre, non ci sono solo i tre “canonici” punti in palio: ha un valore intrinseco speciale per le due società e per le rispettive tifoserie, inutile dire e ricordare quanto spesso si sia portata dietro polemiche e veleni negli anni passati. Il nuovo look della Signora è stato ideato e realizzato dal condottiero bianconero che quest’anno risponde al nome di Antonio Conte, l’uomo che ha restituito “juventinità” ad un ambiente apatico e frustrato dalle ultime due stagioni sottotono. NIENTE EUROPA, TUTTO SUL TRICOLORE. La Juve di quest’anno si è ritrovata a guardare le gare di Champions ed Europa League dal divano di casa, dopo il settimo posto della passata stagione che non è stato sufficiente per ottenere il pass per le competizioni internazionali. Un motivo in più per concentrare gli sforzi sul campionato, vero obiettivo stagionale . La gestione delle forze, in termini atletici e nervosi, permette dunque di garantire una certa freschezza dell’organico rispetto alle altre grandi impegnate in Europa e questo potrebbe essere un vantaggio non indifferente. D’altro canto l’assenza forzata della Vecchia Signora dalle manifestazioni oltre confine costituirebbe un problema per i giocatori che desidererebbero ritagliarsi maggiori spazi, in particolare nel reparto offensivo, particolarmente affollato. PIRLO E TANTA AGGRESSIVITA’: ECCO LE CHIAVI. L’inizio di stagione è stato brillante: merito di Andrea Pirlo, bravo come pochi a dettare tempi e dare sicurezza ad un reparto asfittico e poco fantasioso. L’impostazione dell’azione passa sempre dai piedi del centrocampista bresciano, raro esempio di regista classico davanti alla difesa, troppo frettolosamente scaricato dal Milan al termine della stagione passata. La linea mediana dei bianconeri ha visto in questo primo scorcio di stagione, la piena maturazione di Claudio Marchisio come centrocampista in grado di abbinare qualità e quantità e la piacevole scoperta di Arturo Vidal come incontrista abile a rubar palla e ripartire in fretta. Conte chiede ai suoi pressing alto e costante, con quattro uomini, due punte e due ali, a infastidire l’azione avversaria in partenza e oltretutto non rinuncia ad aggredire gli spazi in ogni zona del campo, una scelta dispendiosa che può pagare vista l’assenza dalle competizioni europee… Meno viaggi fuori dal Belpaese ed una casa nuova di zecca e soprattutto di proprietà: lo “Juventus Stadium”, impianto all’inglese, primo esempio di struttura interamente gestita da una società di calcio. LE SPINE…SULLE ALI. Fin quando le cose vanno bene…la polvere si può nascondere sotto il tappeto. La Juve è, aldilà del primato, un cantiere aperto e tanti sono stati gli investimenti di Marotta e Agnelli sul mercato per accontentare le richieste di Conte. In primis le ali, leit-motiv anche della gestione Del Neri, sono state le protagoniste della campagna acquisti della società torinese. Il colpo Elia risulta praticamente non pervenuto, il semisconosciuto Estigarribia si è visto poco e non ha destato una grande impressione, Giaccherini idem. L’unico che non ha deluso è Lichsteiner come esterno basso, mentre Ziegler è stato bocciato prima che iniziasse la stagione…con un volo di sola andata per la Turchia. Krasic sta diventando un caso e in avanti Quagliarella e Del Piero non trovano spazio, fin quando le cose vanno bene… LA SIGNORA ALLA SCALA DEL CALCIO: Il derby d’Italia sarà l’occasione per testare le ambizioni di due squadre che stanno attraversando momenti opposti: i bianconeri devono riconfermarsi, l’Inter è attesa alla prova del riscatto per l’ennesima volta con l’obiettivo di rilanciare finalmente le sue ambizioni in Italia. Conte proporrà il suo modulo, un 4-2-4 in fase di possesso pronto a diventare 4-4-2 nelle situazioni di non possesso, con Pepe e Marchisio larghi e Pirlo e Vidal centrali nella zona nevralgica del campo, in avanti conferme per Vucinic e Matri, davanti a Buffon che ha recuperato, Lichsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini. La Beneamata potrebbe presentarsi col “Pazzo” unica punta e Sneijder in appoggio con un centrocampo più folto formato da Obi, Stankovic, Zanetti e Cambiasso, difesa che vedrà la riconferma di Chivu in posizione centrale con Lucio, Nagatomo e Maicon a completare il reparto.