La versione UFFICIALE dell’Aia su Inter-Verona: “Var soggettivo”
Le parole del presidente Carlo Pacifici sull'episodio di San Siro
Dopo aver sentito quest’oggi la versione dell’Inter con le parole di Beppe Marotta, dal mondo arbitrale è intervenuto anche il presidente dell’Aia per commentare quanto avvenuto a San Siro lo scorso sabato nella fida con il Verona. Ospite sulle frequenze di Radio Gr Parlamento, Carlo Pacifici ha parlato sia dell’episodio che ha visto protagonista Bastoni che – in generale – di come si sia evoluto il Var nel calcio.
Questa la lettura del presidente sul gol di Frattesi: “Così come sbagliano i calciatori, sbagliano anche gli arbitri. Sul VAR leggo tante prese di posizione, a volte su un episodio si hanno 4 o 5 letture diverse. Ormai siamo diventati tutti varisti, ci sentiamo tutti nella capacità di giudicare un episodio C’è in atto un cambio importante e su quella che è la tecnologia a favore degli arbitri. Il VAR è un cambiamento relativamente giovane, si può fare di più e meglio ma ci serve per sbagliare di meno. E, dati alla mano, gli errori sono di meno rispetto a qualche anno fa”.
Per quanto riguarda il futuro di Fabbri e Nasca, arbitro e Var di Inter-Verona, Pacifici ha spiegato: “Ci sarà un’analisi approfondita di quello che è successo, e poi si prenderanno le decisioni. Ma non c’è da mettere nessuno dietro la lavagna”.
Infine, le sue considerazioni sull’uso corretto del Var: “E’ soggettivo perché decide un uomo, ma la tecnologia ci aiuta a sbagliare di meno. E’ difficile perché si è chiusi in una stanza a chilometri di distanza non avendo l’intensità di eventuali situazioni e facendolo in maniera oggettiva attraverso le immagini. Abbiamo iniziato un lavoro per aumentare la qualità dei varisti con programmi dedicati per far capire esattamente cosa significa prendere una decisione importante. E’ un percorso nuovo perché arbitro e Var sono complementari ma con strade diverse”.