Lautaro Martinez è il leader tecnico dell’Inter, ma ad Appiano Gentile sarebbero pronti a giurare che sia ancora più bravo come capitano e come uomo spogliatoio che come giocatore. Il Toro è il punto di riferimento di tutta la squadra e, sull’aereo di ritorno da Riyadh dopo la vittoria della Supercoppa, ha voluto darne un’ulteriore prova.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’argentino si è reso protagonista sia nei festeggiamenti, tra cori e balli che hanno coinvolto ogni membro del gruppo, staff e dirigenti compresi; sia a parole, con un discorso pieno di orgoglio alla squadra, ma anche desideroso di guardare al futuro e a quello Scudetto che varebbe la seconda stella.
Questi alcuni stralci del suo discorso, riportati dalla Rosea:
“Sono orgoglioso di essere capitano di una squadra così. […] Ora non abbassiamo la tensione, questa era solo una tappa del percorso. […] Questa Supercoppa assumerà valore ancora più grande se vicino ci metteremo lo scudetto. Siamo nel momento decisivo, da mercoledì (oggi, ndr ) testa alla Fiorentina, è troppo importante per la classifica. […] restare sul pezzo in tutte le partite fino alla fine, proprio come abbiamo fatto con il Napoli. La strada è giusta: continuiamo a pensare alla squadra e non a noi stessi, come abbiamo fatto fin qui. E non avremo nulla da temere».
Il discorso, però, è stato smentito dallo stesso giocatore sul proprio profilo Instagram, con un commento molto duro nei confronti de La Gazzetta dello Sport.
Lautaro Martinez è l‘uomo simbolo dell’Inter in ogni aspetto e la sua maturazione è ormai completa. Ora, però, gli rimane il compito più difficile: trascinare la squadra verso la vittoria dello Scudetto, sia in campo con i suoi gol, che nello spogliatoio con il suo carisma ormai sempre più debordante.
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