Sulla piccola Nina: “Sento addosso una responsabilità sconosciuta. Vorrei passare ogni istante con mia figlia, condividere ogni momento, non facendole mancare nulla. Lei crescerà in un ambiente diverso dal mio. Ma non appena capirà, le racconterò tutto di me. So da dove vengo, so quanto ho faticato per arrivare dove sono. E so dove voglio andare. Avrò tante cose da dire a mia figlia. Ma il primo consiglio, sarà quello di restare umile. Il nome? Lo ha scelto Agustina. L’accordo era che io avrei deciso quello per il maschio… Sarà per il prossimo”.
Un altro Lautaro: “Nina ha già capito che lavoro faccio. È incredibile: la sera prima delle partite, quando non abbiamo ritiro, lei dorme tutta la notte. Una magia. Pannolini? Sono bravissimo, ho studiato con i tutorial su YouTube”.
In quel caso i nerazzurri vinsero il tricolore
Il tedesco ha diretto tre volte i nerazzurri
Dal siparietto in tv alla doppietta di Udine