C’è da ammetterlo: tutti noi siamo rimasti un po’ delusi dalle prestazioni di Lautaro in Champions League. Se in alcune partite il livello del gioco è stato alto, non si può dire altrettanto dello score finale. L’argentino è ancora a quota 0 gol e 0 assist in Europa: l’ultima marcatura risale al 3-2 del Valdebebas contro il Real Madrid, ormai più di un anno fa.
Eppure il primo anno da titolare in Champions League del Toro (la stagione 19/20) era stato esaltante: 5 gol in sei giornate con annessa doppietta allo Slavia Praga. Un digiuno che non ha spiegazioni. La cosa migliore, quindi, è metterselo alle spalle e lavorare per fare meglio negli ottavi di finale (dove i gol peseranno molto di più).
L’argentino ha davanti sé un’occasione imperdibile per scacciare via i fantasmi europei. Le ultime tre giornate del girone d’andata dei nerazzurri hanno un coefficiente di difficoltà non altissimo, per usare un eufemismo. Cagliari, Salernitana e Torino. La squadra di Juric è avversario tosto ma Lautaro ha un feeling speciale con i granata, così come i sardi.
Infatti, i due club sono le vittime preferite dell’argentino (per media gol/minuti): in 12 partite totali contro le due squadre, l’ex Racing ha segnato complessivamente 8 gol e 3 assist.
Se consideriamo poi che la Salernitana ha la difesa peggiore del campionato (37 gol subiti in 16 match), beh Lauti può fare bottino pieno. Un modo per chiudere l’anno solare dello Scudetto nel migliore dei modi e iniziare quello nuovo con lo spirito giusto, per ruggire anche in Champions League.
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