L’avvocato Afeltra: “Inter, attenta: se escludi Icardi dalle liste rischi la battaglia legale”
Parla uno dei massimi esperti di diritto sportivoAi microfoni del Corriere dello Sport ha parlato Roberto Afeltra, uno dei massimi esperti di diritto sportivo. L’avvocato, in particolare, è stato interpellato in merito alla vicenda legata a Mauro Icardi, visti i rischi legali di cui si parla insistentemente in queste ore. Ecco la sua spiegazione.
«Credo che l’attaccante non abbia nessuna possibilità di ottenere la risoluzione contrattuale. Escluderlo dalle liste di Serie A e Champions League, però, è un errore che l’Inter non dovrebbe commettere», ha spiegato l’avvocato. «L’Inter, in quanto datore di lavoro, deve coinvolgere il ragazzo nelle sue attività: preparazione, ritiri, allenamenti e inserimento nelle liste. Icardi è un professionista e se il club convocasse un ragazzo della Primavera al suo posto si esporrebbe a una possibile battaglia legale».
«La giurisprudenza è cambiata quando il numero di panchinari è salito a 12. Se Icardi va in tribuna devono esserci
12 professionisti in panchina, altrimenti non è più una scelta tecnica». L’Inter, poi, ha motivato la mancata partecipazione di Icardi “Summer Tour” in Asia in virtù della necessità di “proseguire il percorso di ricondizionamento atletico”. «Se le cose stanno così il club non rischia nulla. Dire pubblicamente che un calciatore
è fuori dal progetto – ha concluso Afeltra – non diventa automaticamente motivo di risoluzione contrattuale. Icardi dovrebbe dimostrare che l’Inter vuole pregiudicare la sua carriera».
Infine, ecco la sua idea sul possibile discorso di mobbing: «Mobbing significa svalutare le qualità
di una persona o il suo lavoro. Nel calcio non esiste. C’è l’adempimento o il non adempimento degli obblighi contrattuali».
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