In Italia è arrivato grazie all’Inter, anche se poi ha trovato spazio solamente dopo la cessione: oggi al Genoa Diego Laxalt è un punto fermo dell’11 di Ballardini. L’esterno urugayano ha parlato ai microfoni di Sportweek della sua esperienza nerazzurra: “E’ stato un bene per me non essere rimasto all’Inter: mi ha permesso di guardarmi dentro e capire dove sbagliavo. Il Genoa mi ha preso in prestito dai nerazzurri e ha creduto in me: visto come sono andate le cose, è stata la soluzione migliore”.
E’ il punto più alto della sua carriera?
“Lo è, sì. Però se pensassi di aver raggiunto il massimo delle mie possibilità sarei finito. In Italia ho passato brutti momenti, stagioni nelle quali ho giocato poco o niente: mi sono servite anche quelle, mi hanno fatto maturare e diventare più forte dentro. Quando non giochi è il momento in cui cresci».
La sfida che la affascinerebbe?
“Ho sempre sognato un’esperienza in Premier, ma non vuol dire che sia il mio unico obiettivo. Da piccolo le squadre che seguivo erano Chelsea e Inter”.
E il giocatore che ammirava?
“Il mio connazionale, il Chino Recoba. Mai più visto uno così».