13 Novembre 2019

Lazaro, il lavoro ripaga: dalla panchina agli sprint sulla fascia, è lui l’arma in più per l’Inter di Conte

Il laterale austriaco si è ritagliato, grazie al duro lavoro in allenamento, uno spazio da titolare nell'undici nerazzurro

Un paio di mesi per ambientarsi, qualche infortunio in mezzo di troppo, tante lezioni tattiche e poi finalmente il campo. L’arrivo in Italia di Valentino Lazaro non è stato dei più semplici: pagato 22 milioni la scorsa estate dall’Herta Berlino, il giocatore ha riscontrato difficoltà ad impattare con il calcio italiano, motivo per cui Conte non lo ha praticamente mai lanciato tra i titolari nelle prime uscite. Di fatto, il terzino austriaco era diventato un vero e proprio oggetto misterioso.

Ora però, grazie alla ultime ottime prestazioni con Bologna, Dortmund e Verona, Lazaro si è conquistato un posto nell’undici titolare e nel cuore dei tifosi diventando una vera e propria arma in più per l’Inter di  Conte. Come riporta l’edizione online della Gazzetta dello Sport, i giocatore sembra essere rinato: “L’avventura nerazzurra del giocatore austriaco, tra l’altro punto fisso della nazionale che lo ha convocato anche questa volta, era proprio iniziata male: un tempo scarso in Champions con lo Slavia Praga per sostituire Candreva, e 17 minuti per l’esordio in Serie A all’ottava giornata contro il Sassuolo. Due brutte prestazioni, al limite del disastro. Ma erano abbastanza per bocciare un giocatore? Per fortuna no. Antonio Conte, che l’ha voluto e crede in lui, diceva: “Viene dall’Herta Berlino, ci vuole tempo per ambientarsi in un grande club. Abbiamo speso 20 milioni per lui, significa che ci puntiamo”. Magari Lazaro ci ha messo un po’ più tempo di altri per inserirsi ma alla fine il lavoro di Conte ha pagato. Le ultime due gare sono lì a dimostrarlo: Lazaro titolare a Bologna e con il Verona ha convinto e preso buoni voti in pagella”.

L’arma in più“Valentino per il momento è riuscito a portare via il posto a Candreva, che pure era da tempo che non giocava così bene. E’ candidato a partire da subito anche contro il Torno, dopo la sosta. Il fatto è che con l’austriaco Conte ha una carta in più da giocare. Lazaro ha dimostrato di avere una grande spinta offensiva, buoni piedi e, anche, spunti da attaccante. Col Bologna ha creato tante occasioni, con il Verona ha avuta qualche pausa in più (come la squadra del resto) ma ha fornito l’assist a Vecino. Ma allo stesso tempo garantisce più copertura offensiva. A 23 anni, ha ancora ampi margini di crescita. Ma è già importante per l’Inter che sia risorto” recita il quotidiano.

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