Inter, le colpe di Mancini e la memoria corta
Tornato all’Inter tra l’acclamazione generale poco più di un anno fa, oggi Roberto Mancini si trova nell’occhio del ciclone a causa dei terribili risultati ottenuti negli ultimi due mesi. Ma è davvero tutta colpa sua? Non c’è niente da salvare del lavoro fin qui svolto? Di certo il Mancio paga, sembra strano a dirsi, lo […]Tornato all’Inter tra l’acclamazione generale poco più di un anno fa, oggi Roberto Mancini si trova nell’occhio del ciclone a causa dei terribili risultati ottenuti negli ultimi due mesi. Ma è davvero tutta colpa sua? Non c’è niente da salvare del lavoro fin qui svolto? Di certo il Mancio paga, sembra strano a dirsi, lo splendido avvio di stagione e le alte aspettative create dalla sua squadra. Purtroppo non tutti ricordano dove fosse la squadra l’anno scorso dopo 25 partite (a quota 35, con ben 10 punti in meno), o che a inizio stagione tutti gli esperti davano Inter e Milan dietro al trio composto da Juventus, Roma e Napoli. Pur con palesi colpe, tra le quali la mancata ricerca di una identità di gioco, Mancini ha portato non solo punti in più rispetto all’anno precedente ma, non dimentichiamolo, un appeal internazionale che in casa Inter mancava da troppo tempo. Anche a questo è legata la speranza, come scrive Calciomercato.com, di vedere Yayà Touré l’anno prossimo vestire la maglia nerazzurra.