Le PAGELLE di Inter-Lazio 0-0: Ranocchia spadroneggia, Perišić un fantasma
I voti e i giudizi di tutti i protagonisti della sfida andata in scena allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro di Milano tra i capitolini guidati da Simone Inzaghi e la Beneamata padrona di casaLE PAGELLE
Ecco i voti e le pagelle di Inter-Lazio a cura della redazione di passioneinter.com
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Voto alla partita 6,5 – Gara estremamente contratta ma ben interpretata dai due schieramenti che, di fatto, hanno dato luogo a una partita a reti bianche proprio in virtù dell’efficacia della loro applicazione, specialmente difensiva. Certamente non c’è stato troppo spettacolo, questo va detto, ma la gara è stata intensa, vivida, sempre in bilico.
Voto alla squadra 6,5 – Stavolta l’Inter merita un voto positivo per aver tenuto duro fino al fischio finale nonostante un palese calo fisico nei momenti conclusivi della partita (che poteva costare non caro, carissimo). Anche l’essere riusciti a far punti dopo tre mazzate emotive di fila è un risultato che va sottolineato: spezzare il periodo maledetto era prioritario.
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HANDANOVIĆ 6,5 – Una serata tranquilla per lui fino al 70′, poi la Lazio si sveglia e anche il buon Samir è chiamato a dar fondo alle sue risorse.
JOÃO CANCELO 6,5 – Corre, combatte e ci mette tutta l’anima che ha.
Dall’82’ DALBERT 6 – Con tutti i suoi limiti e sfiorando un paio di volte l’errore clamoroso, stavolta l’ingresso del laterale ex Nizza è una pera di ginseng per tutta la squadra nerazzurra. Positivo, una volta tanto.
ŠKRINIAR 6 – Partita normale, la sua. E, come tale, sembra quasi un passo indietro rispetto allo standard evidenziato fin qui ma se per oltre un’ora l’Inter non ha mai sofferto una Lazio che raramente è rimasta a secco in stagione qualche merito l’ha anche lo slovacco.
RANOCCHIA 7 – Al netto della gran botta che rimedia nello scontro fortuito con Gagliardini, la prestazione dell’ex capitano è veramente encomiabile, specie in fase di copertura e ripiegamento. Legge bene ogni azione, si avventa su ogni pallone coi tempi giusti. E Immobile, molto più veloce, è quasi il peggior cliente possibile per lui.
SANTON 6,5 – Una prestazione onesta, la sua, in cui riesce a bilanciare più che decorosamente la fase difensiva e quella offensiva. Anzi, specie in copertura si distingue rispetto ai compagni.
GAGLIARDINI 6 – Nella sua zona si alternano due potenziali spauracchi come Luis Alberto e Milinković-Savić. Per 80′ nessuno dei due combina niente (in realtà, lo spagnolo esce ben prima ma finché gioca non vede palla o quasi). Con Felipe Anderson, invece, il mismatch atletico è tale che soffre le accelerazioni del brasiliano come tutto il resto della squadra. Alla fine, comunque, la prestazione complessiva è più che sufficiente (e anche soddisfacente).
VECINO 6 – Alterna ottime giocate ad altre un po’ troppo ambiziose ma, in generale, fornisce una prova di spessore.
CANDREVA 5,5 – Continua a macinare corsa e cross sulla fascia per tutta la durata della sua partita ma non è una gran serata, la sua.
Dal 73′ JOÃO MÁRIO 5 – L’esemplificazione del modo in cui non si entra in partita. Si scalda solo verso il 90’…
BORJA VALERO 6,5 – Il professor Valero sa sempre dove mettersi e cosa fare. E corre anche più di gente che ha dieci anni meno di lui.
Dall’85’ BROZOVIĆ SV – Pochi minuti ma approccio positivo, per il poco che s’è visto. Anche lui sembra mettere un po’ di benzina in una macchina scarica.
PERIŠIĆ 4,5 – Irriconoscibile. Probabilmente non ne ha proprio più.
ICARDI 6 – Solo contro tre centrali avversari, non è proprio la partita più semplice per lui ma quei movimenti che gli sono richiesti li fa spesso e volentieri, aggiungendoci anche un extra con più di un ripiegamento generoso.
SPALLETTI 6 – La preparazione della gara, nonostante si venisse dalla mazzata emotiva tremenda del derby, è stata azzeccata quasi del tutto, specie relativamente alla copertura e alla resistenza difensiva. Sui cambi Lucky Luciano ha giocato duro, puntando a farli il più tardi possibile per poter addirittura fare qualcosa più che pareggiare. Nonostante tutto, gli ha detto bene ma la fortuna aiuta gli audaci, come si dice…
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