Le PAGELLE di Inter-Sampdoria 3-2: Nagatomo si regala una notte da star con Icardi e Perišić
I voti e i giudizi di tutti i protagonisti della sfida andata in scena a San Siro tra nerazzurri e blucerchiatiLE PAGELLE
Ecco i voti e le pagelle di Inter-Sampdoria a cura della redazione di passioneinter.com
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Voto alla partita 7,5 – Due tempi molto ben giocati, il primo soprattutto dall’Inter, il secondo specialmente dalla Sampdoria. Del resto, si scontrano due delle squadre più in forma di tutto il campionato ed è lecito aspettarsi una bella partita, che regala più di uno spunto. Poi il punteggio in bilico fino all’ultimo e il thrilling che ne è derivato hanno aumentato enormemente la componente “spettacolo”. Potenzialmente, una delle partite di Serie A più belle della stagione nonché uno spot spendibile per l’estero. Fossero così tutte le partite in campionato…
Voto alla squadra 6,5 – Il voto finale è una media tra l’otto pieno che l’Inter meriterebbe per quanto fatto tra il 10′ e il 60′ e il cinque che la squadra dovrebbe prendersi in saccoccia e portare a casa per l’ultima mezz’ora. Il black out che si apre col gol di Kownacki e si chiude al fischio finale è spiegabile con gli impegni tecnici, emotivi e nervosi degli ultimi nove giorni, certo, ma una squadra matura non cala fino al punto di rimettere in discussione un risultato praticamente già acquisito.
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HANDANOVIĆ 6 – Partita onesta, la sua. Anche se sul primo gol, quello di Kownacki, avrebbe potuto fare molto di più.
D’AMBROSIO 6 – Una partita quasi perfetta, poi il tracollo nerazzurro si abbatte anche su di lui che, assieme ai compagni di reparto, si rende colpevole degli errori di reparto da cui arrivano i due gol della Sampdoria. Tuttavia sembra sempre riuscire a mantenere un certo controllo di sé.
ŠKRINIAR 6,5 – Un mezzo punto in più per il gol ma anche il giovane mostro slovacco non ha saputo opporsi alle amnesie viste dall’ora di gioco in poi e, in realtà, ha sulla coscienza anche buona parte del primo gol blucerchiato. Nel primo tempo, comunque, si conferma maturo oltre ogni aspettativa.
MIRANDA 5,5 – A Napoli aveva fatto decisamente meglio. È in netto calo di rendimento e non sempre riesce a mettere una pezza alle letture sbagliate o alle distrazioni con l’esperienza che, pure, gli consente di non commettere errori che altri farebbero, al posto suo. Nell’ultima mezz’ora viene travolto dall’inconsistenza difensiva della squadra.
NAGATOMO 7,5 – Una grande partita, la sua. Non sbaglia praticamente nulla e nel primo tempo in particolare è letteralmente perfetto. Se avesse anche impedito a Quagliarella di crossare in occasione del primo gol della Samp sarebbe stato da nove in pagella. Quasi incredibile ma strepitosamente vero, almeno stasera.
Dall’83’ SANTON SV – Sbaglia sul gol di Quagliarella, quasi a freddo. Ma è un errore in condivisione con tutta la retroguardia.
GAGLIARDINI 6,5 – Un’altra mattonella in più sul percorso della resurrezione personale dopo la prova incoraggiante di Napoli. La partita di quest’anno in cui si è visto meglio il Gagliardini che tutti ci auguriamo possa tornare a essere.
VECINO 7 – Domina il centrocampo con classe, intelligenza, eleganza. Un signore della mediana, stasera, a cui riesce qualunque cosa o quasi. Poi nemmeno lui riesce ad arginare il calo collettivo, anche a causa di un infortunio che lo costringe ad abbandonare il campo.
Dal 74′ JOÃO MÁRIO 4,5 – Entra molle, apatico e indisponente. La gestione del contropiede in campo aperto in cui cerca Icardi con un tempismo completamente sballato è da mostrare nelle scuole calcio per far capire ai bambini come non si gioca a calcio.
BORJA VALERO 6,5 – Per un’ora abbondante insegna calcio a livelli altissimi e anche ad alta velocità, trovando sempre il punto in cui infilarsi per fare male alla Sampdoria. Poi cala assieme a tutta la squadra, forse anche un filo in più.
CANDREVA 6,5 – Qualche sbavatura che non cancella e, paradossalmente, sottolinea il resto della prestazione che è sopra media. È il primo a reagire ai dieci minuti iniziali di marca più blucerchiata e per tutta la partita si sfianca correndo avanti e dietro, perciò non riesce a essere sempre lucidissimo nelle giocate ad alta velocità ma avercene…
PERIŠIĆ 7 – In campo sembra poter fare quello che vuole. Un po’ di sfortuna (e un filino di sufficienza) gli negano il gol ma dà la sensazione di poter aprire voragini nella difesa ospite ogni volta che si ingobbisce e punta la linea di fondo. Probabilmente avrebbe potuto fare persino di più ma il calo di intensità della squadra nella seconda parte della ripresa lo costringe a impegnarsi particolarmente in copertura, regalando anche giocate da antologie a livello difensivo.
ICARDI 7,5 – Un gol bellissimo e non così semplice come l’ha fatto sembrare, un altro da opportunista rapace (che poi è una delle sua tante anime) e poi un palo clamoroso, una congrua quantità di palloni alti controllati e messi a terra, un pressing intelligente sui centrali doriani e anche un paio di corse in copertura che non sono più una novità ma che sono oggettivamente spettacolari da vedere (e molto utili).
Dall’87’ ÉDER 6 – Entra con cattiveria, cinismo e malizia. Contributo piccolo ma fondamentale, il suo.
SPALLETTI 7 – Lui prepara perfettamente la partita e l’infortunio di Vecino lo costringe a non togliere Borja Valero, in chiaro debito di ossigeno. Per il resto, i cambi sono logici e quasi obbligati. Il calo di tensione della squadra, improvviso e mal gestito, non può essere colpa sua.
SPALLETTI SCATENATO DOPO LA GARA COL NAPOLI!