Le PAGELLE di Inter-Udinese: Perišić è una furia, molto bene anche Éder
I voti e i commenti alle prestazioni dei nerazzurri dopo il rocambolesco 5-2, che chiude l'annata dell'Inter in questa Serie A 2016/2017LE PAGELLE DI INTER – UDINESE
Ecco i voti e le pagelle di Inter – Udinese a cura della redazione di passioneinter.com
Voto alla partita 7.5 – La spensieratezza delle due squadre si manifesta fin dall’inizio e ciò rende più aperta la partita, molte azioni pericolose fin da subito. L’Inter dà spettacolo, l’Udinese lascia voragini e si rende pericolosa soltanto in poche occasioni nel secondo tempo. Voto alto dettato più dalle tante occasioni che da un’attenzione alla tattica e al baricentro da parte delle due compagini.
Voto alla squadra 7.5 – Trovarsi in vantaggio dopo soli cinque minuti rende tutti molto più tranquilli e, complice l’assenza di pressioni, la formazione di Vecchi gira molto bene, trovando azioni spesso spettacolari e tante belle combinazioni. Belle le trame cucite dal tridente offensivo, con l’aiuto di Brozović e bene anche la tenuta della diga Gagliardini-Kondogbia, con la difesa quasi mai seriamente impegnata, così come Carrizo.
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CARRIZO 6 – Ha vissuto da spettatore buona parte delle partite dell’Inter e, anche oggi, nonostante la maglia da titolare, non può compiere interventi realizzabili, seppur subendo due gol su cui non avrebbe potuto fare nulla. Il suo contratto scadrà a giugno e sarà addio.
D’AMBROSIO 6 – Ordinato, raramente chiamato in causa e sempre più sicuro dei suoi mezzi. Uno dei pochi ad aver disputato una stagione al di sopra delle proprie possibilità.
MEDEL 6 – Gioca quarantacinque minuti, eppure è davvero difficile dargli un voto. Nessun particolare sussulto, ma anche poche situazioni da valutare per poterlo bocciare o promuovere. Sei politico.
Dal 45′ NAGATOMO 5.5 – Viene schierato per un secondo tempo da terzino, ma sono più le volte che lo si vede nella metà campo avversaria. Va in difficoltà quelle poche volte che viene puntato da Matos, non proprio tra i migliori dribblatori della Serie A.
ANDREOLLI 6.5 – Momento molto positivo per il centrale difensivo recentemente rispolverato dopo infortuni e squalifiche di vari titolari. Dimostra di meritare lo spazio concessogli, con sicurezza e tempismo nelle chiusure.
SANTON 6 – Bella la cavalcata, con assist intelligente per il gol dell’1-0 di Éder. Il resto è ordinaria amministrazione, con l’Udinese che cerca raramente incursioni sulla fascia e l’italiano che non spinge troppo. Nel secondo tempo, viene spostato al centro della difesa, dove è ancora meno impegnato dagli avversari.
Dal 71′ SAINSBURY 6 – Il tanto atteso esordio avviene e il centrale difensivo diventa il primo australiano a mettere piede in campo con la maglia dell’Inter. Partita quasi da senza voto, con due belle chiusure e un giallo di inesperienza per un fallo con un’entrata fuori tempo.
GAGLIARDINI 6.5 – Partita di personalità sin dall’inizio, per il centrocampista ex Atalanta che si assume subito la responsabilità di cercare verticalizzazioni e dare un ordine alla manovra. Bene anche nei tempi di inserimento, seppur la carenza di precisione e freddezza sotto porta sia ancora un suo parziale difetto.
KONDOGBIA 7 – Ancora una volta, si dimostra un giocatore molto sensibile al contesto che lo circonda. In una squadra che gioca con tranquillità e amministra la partita, lui svolge bene il suo compito di recuperatore di palloni e distruttore del gioco avversario, riuscendo anche ad avventurarsi con belle giocate palla al piede.
BROZOVIĆ 6 – Gestione intelligente del pallone e tanti tocchi di prima, che il suo bagaglio tecnico gli permettono di svolgere senza patemi, mandando fuori tempo il diretto avversario. Non una gara intensa dal punto di vista atletico, ma la dimostrazione che basterebbe poco per avere un rendimento migliore e una maggior costanza.
CANDREVA 6.5 – Un vero metronomo sulla fascia: la sua prestazione viene messa in ombra dall’expolit di Perišić e da una minore precisione nei tocchi rispetto al croato, ma la prova atletica dell’italiano è degna di nota.
PERIŠIĆ 8 – Una autentica furia: dribbling ubriacanti, assist perfetti e tantissima pericolosità. Il vero Ivan Perišić, in serata di grazia. Rischia di salutare San Siro con una delle sue migliori prestazioni. Mourinho si frega le mani…
Dal 56′ PALACIO 7 – Un palo che simboleggia la sfortuna che questo signor giocatore ha avuto, nell’approdare a Milano in un periodo che non compete agli standard dell’Inter. Un grande esempio di professionalità, di cosa significhi essere uomo prima che calciatore. Uno di quelli che a San Siro, umanamente, mancherà tanto. Grazie, Trenza.
ÉDER 7 – Pronti, via e ha subito l’occasione di punire Scuffet, riuscendoci con un tocco non stilisticamente perfetto, ma efficace davanti alla porta. Prosegue il suo buon momento con tanti movimenti intelligenti, da prima punta, e servendo un assist perfetto a Perišić.
VECCHI 7 – Forse non tutti i meriti sono suoi, ma la squadra gira a meraviglia ed è molto cinica, schiacciando un’Udinese tutt’altro che irresistibile. Una buona vetrina prima del suo ritorno alla panchina della Primavera o in vista di altre esperienze, per il mister nerazzurro.
UDINESE: Scuffet 5.5, Felipe 5, Angella 5, Heurtaux 5.5 (dal 28′, Matos 6), Gabriel Silva 6; Balić 6.5, Halfredsson 6 (dal 60′ Evangelista 6), Jankto 6 (dal 45′ Badu 6); Widmer 5, Thereau 5, Zapata 6.
All. Del Neri 6.