Leonardo: “Pioli mi piace. Casting? Non una novità. Gabigol…”
L'ex allenatore di Milan, Inter e Paris Saint Germain, Leonardo, accostato anche alla panchina nerazzurra in questo periodo, ha parlato della situazione societaria della BeneamataAccostato all’Inter pur non avendo mai incontrato i rappresentanti del gruppo Suning, Leonardo ha smentito, nei giorni scorsi, ogni ipotesi circa un eventuale approdo sulla panchina nerazzurra. Intervistato da La Stampa, il brasiliano ex Psg, ha parlato del momento particolare che sta vivendo l’Inter, della scelta di puntare su Stefano Pioli e del progetto della nuova proprietà cinese:
PROGETTO – “Un progetto di questa dimensione non parte da un allenatore. Suning ha finalmente preso possesso dell’Inter ed è fondamentale. Il calcio è un’azienda particolare in cui contano le emozioni. Se sei padrone dell’Inter non puoi non averne una cura profonda, quotidiana e strutturata. L’Inter ha nel suo DNA la gloria, non bastano i soldi, ci vogliono sentimenti e un’organizzazione di altissimo livello”.
MORATTI – “Da quando è andato via Moratti l’Inter ha perso il punto di riferimento. Se non sai chi decide, chi comanda, è normale che la macchina s’inceppi. Thohir non ha fatto in tempo ad arrivare che già si parlava di una nuova cessione. Questa situazione ha creato instabilità. Un ritorno di Moratti? Secondo me non rientrerà”.
UOMO FORTE – “Serve un architetto che sappia bilanciare la parte sportiva con quella amministrativa. I cinesi fanno bene a mettere i loro uomini di fiducia. Sono loro che danno sostenibilità, autorità e credibilità alla società”.
KIA JOORABCHIAN – “L’Inter si affida a Kia? È un’anomalia. In una struttura entri o per capacità o perché ci sono dei buchi. Se sei organizzato non hai bisogno di affidarti ad altri. È come quando compri un biglietto aereo, puoi andare dalla compagnia area o scegliere l’agenzia di viaggio”.
CASTING – “Il casting non è una novità. Piuttosto è stata strana la modalità, si poteva evitare di tenere Marcelino in albergo mentre si cenava con Zola. Anche quando incontrai Moratti ci fu un colloquio aziendale, tante domande e condivisione di idee”.
PIOLI – “La scelta è arrivata in corsa dopo un inizio di stagione molto travagliato. A me Pioli piace molto, è equilibrato, ha sempre parole misurate, sa far giocare bene la sua squadra e poi l’Inter ha degli uomini che si possono adattare al suo modulo. Debutto nel derby? È bello iniziare un’avventura proprio con un derby, vedo più aspetti positivi che negativi. Certo, il gioco di Pioli si conosce ma qualcosa di imprevedibile ci sarà”.
GABIGOL – “Gabigol rispecchia il momento dell’Inter. Non puoi fare un investimento importante e poi dire che il ragazzo non è pronto per l’Italia”.