Leonardo si chiama fuori: “Non sono il profilo che cerca l’Inter”
L'ex tecnico nerazzurro, tra i nomi usciti per la successione di Frank de Boer, spegne le vociNel caos di nomi circolati per la successione di Frank de Boer sulla panchina dell’Inter, più volte è venuto fuori anche quello di Leonardo. Il brasiliano però, che ha già guidato i nerazzurri nella stagione 2010/2011, dagli studi di Sky si tira fuori: “Prima di scegliere il nuovo allenatore bisogna rivedere tutto, a partire da chi prende le decisioni. Io temporeggerei e sceglierei con calma. Mi fa piacere sia uscito il mio nome anche, ma penso più per il passato che per il presente. Questo deriva da quanto è stato fatto durante la mia avventura, un segno di riconoscenza. È stato bello, mi fa piacere sia rimasto qualcosa. Non è Moratti che spinge e non penso di essere il profilo ideale. Perché io non posso uscire da quello che io sono. Ho fatto l’allenatore e ho fatto il manager, sono questo: un allenatore con idea manageriale ed un manager con un’idea da allenatore. Sarei un profilo diverso rispetto a quello che stanno cercando. E anch’io, visto quello che sta succedendo, non mi vedo molto lì. Quando sono arrivato io avevamo una squadra fatta, il mio merito va diviso con un gruppo molto solido di giocatori molto forti. Una scelta, oggi, deve essere condivisa e realmente sentita. Penso che questa condivisione di scelte non esista all’Inter in questo momento, ed allora non mi ci vedo scelto a metà”.
Leonardo, poi, prosegue: “Oggi in Italia è difficile replicare il modello inglese, in cui ci sono società forti con un presidente che in molti neanche conoscono. Ma presto si ragionerà così, ed è il consiglio che do a questa società. Serve individuare qui una persona forte dalla quale parta una dirigenza completa. E questo serve anche al Milan. Se non c’è fiducia in questa persona, poi, non può esistere questo modello. L’ho fatto al Psg, ma io non conosco i proprietari e la società, quindi non posso essere io quella figura. Non posso lasciare ‘Sky’, sono felicissimo (ride, ndr). E’ il momento di decidere chi porterà avanti un progetto di 10 anni. Ci sono buchi nella gestione, e quando è così possono entrare tanti e parlare. Oggi è vero che l’Inter deve vincere, ma Vecchi cosa può fare? Questa per forza è una stagione di passaggio ormai. Difficile dire chi servirebbe all’Inter. Forse qualcuno che possa dare stabilità mentre la società si organizza. Anche se non possiamo chiedere di risolvere granché. Se una società si organizza, anche Vecchi può starci. Ma la scelta va fatta solamente se la decisione è vera e sentita”.