In una lunga intervista concessa ai microfoni di Sky Sport Sylvinho, ex calciatore tra le altre del Barcellona e con un passato anche da collaboratore tecnico dell’Inter, ha raccontato nel dettaglio il suo rapporto con Mancini ed il suo punto di vista sull’affare Icardi, ceduto ufficialmente al Paris Saint-Germain poche ore fa.
MANCINI – “Io e Roberto in realtà abbiamo due caratteri diversi: sa come vincere e andare avanti, mentre ogni tanto ha bisogno di calmarsi, di stare un po’ tranquillo. Lavorare con lui è facile, l’ho sempre pensato: il mio compito era anche quello di parlare un po’ con i calciatori. La sua chiamata? Non mi ha sorpreso: in me ha trovato una persona a cui piace molto il campo. Dopo il Manchester City mi chiamò all’Inter: mi ha reso felice, è stata una scelta bellissima. Mi ha trasmesso tanto e stare accanto a lui mi ha insegnato a capire l’esperienza di allenatori come Mancini”.
ICARDI – “Arrivò perché aveva buona personalità e Mancini in lui aveva visto uno che poteva portare avanti il suo progetto. Era giovane ed aveva talento. Lo fece capitano ma lo lasciò anche tre o quattro volte di fila in panchina: conservo però un bel ricordo. PSG? Non so se è la scelta giusta, incidono in questo le questioni personali. Spero però possa essere felice”.
LAUTARO – “Un calciatore forte che segna ed è completo dentro e fuori dall’area di rigore. Sa dar fastidio ai difensori avversari pur non avendo un gran fisico: quelli come lui possono giocare ovunque e può far bene anche al Barcellona”.
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