Da Orrico a… de Boer? L’Inter e gli avvicendamenti a stagione in corso: ecco com’è andata negli ultimi 25 anni
Una storia lunga cinque lustri dell'abitudine nerazzurra di cambiare allenatore a stagione in corsoStagione 1991/1992
“L’Inter di Orrico” è diventata proverbiale. Ancora oggi la si cita come uno dei punti più bassi mai raggiunti (a livello di gestione) dalla società nerazzurra nel secondo dopo guerra.
Orrico sceglie di andarsene alla 17ª giornata, dopo la sconfitta con l’Atalanta quando si ritrova distante nove punti in classifica dal Milan capolista e immediatamente ai piedi del podio, alle spalle di Juventus e Napoli. Al suo posto viene chiamato a concludere la stagione Luis Suárez, che traghetta la squadra fino all’ottavo posto finale, riuscendo ad abbassare la già non altissima media punti della squadra da quota 1,18 per partita a un desolante 0,94. Il Milan si laurea campione d’Italia con diciotto lunghezze di vantaggio sul Biscione (è ancora l’epoca dei due punti per vittoria).
Probabilmente non c’erano le condizioni per continuare con Orrico – tant’è che fu appunto lui a dimettersi – ma il cambio in panchina è stato tutto tranne che fruttifero, per quell’Inter.